La visione del gioco di Allegri è ormai nota: lui predilige davanti alla difesa uomini più muscolari piuttosto che di piede fino e poi vuole che la fantasia nel gioco nasca sulla 3/4 avversaria. D'altronde lui stesso è stato un trequartista e riflettendoci, ho motivo di pensare che questo suo "credo" calcistico si sia formato strada facendo nel corso della sua carriera da calciatore, prima ancora che da allenatore.

Dunque, sulla mediana juventina il giocatore di piede fino prediletto è senz'altro Pjanic. Sulle mezze ali invece, il ballottaggio viene vinto senza mezzi termini da Khedira e Matuidi. Quando il "terzetto preferito" non è disponibile raramente si ripiega su Marchisio o Bentancur a fare il play o la mezzala, ma si preferisce un ritorno al 4-2-3-1 (vedi Juve-Tottenham). Oppure se è necessario schierare il 4-3-3 perchè ritenuto più equilibrato, l'ipotesi che venga preferito addirittura Sturaro a Marchisio è tutt'altro che fantasiosa (vedi Toro-Juve).

Credo, o meglio spero, che non ci sia della ruggine fra il mister bianconero e il principino; al contrario penso sia solo una questione di convinzione. Un allenatore ha il diritto di fare legittimamente le proprie scelte, ma dovrebbe stare anche attento a non diventare integralista e ad ascoltare le voci che suggerirebbero di  valutare bene soluzioni alternative, specialmente quando alcuni giocatori, ritenuti fondamentali, si infortunano. Essere integralista spesso è sinonimo di presunzione ed arroganza poiché si pretende di aver ragione a prescindere e pur di dimostrarlo si rischia di incaponirsi, andando avanti con una linea che agli occhi di molti appare poco logica e molto rischiosa. Spero che questa ipotesi risulti per lo spogliatoio juventino una teoria del tutto fantasiosa.

Allegri ha una dote comune a pochi suoi colleghi: per quanto abbia potuto vedere, lui si porne ai giornalisti in modo sempre educato nei modi e nei toni, anche se deve fare qualche rimostranza. Non vorrei però aver scoperto anche un suo difetto: non l'ho mai sentito affermare che ha fatto una valutazione sbagliata, o che si è ricreduto su qualcosa. Nemmeno dopo Monaco (in Bayern-Juve 4-2 dts) o dopo Cardiff. Anche vincendo tanto, che non abbia mai sbagliato? Qualche cavolata l'avrà pur fatta anche lui. Mi chiedo: ma non sarà che questo incaponirsi a lasciar fuori Marchisio sia una di quelle rare cavolate da lui commesse? Mister, qualora questa ipotesi fosse concreta, sarebbe il caso di rimanere umili e di fare scelte logiche e nell'economia della squadra, perché i momenti cruciali della stagione si stanno avvicinando e il timore (spero di sbagliarmi) di una bella bacchettata in testa, per esempio in quel di Londra, è molto forte.