Che colpa ne ha Massimiliano Allegri se i vigili di Torino sono un poco, come dire, sfigati. Infatti hanno trovato proprio lui alla guida, al telefonino e senza patente. Ma Allegri non è fatto per educare o per socializzare con quei cattivoni in divisa. Lui allena, punto. Quello che è successo nel maggio scorso – in un periodo di forte stress da vigilia Champions - tra il Max bianconero e il minimum dei vigili torinesi, è stato chiaramente un equivoco: Allegri non voleva dire “siete dei falliti” ai tutori dell’ordine, in senso letterale. No, lui intendeva responsabilizzarli, metterli a conoscenza della loro identità, spronarli insomma. D’altronde chi è che finisce sulla copertina di “Chi”? Allegri, mica loro.

Che colpa ne ha Gianluigi Donnarumma se la sua scuola, quella della “maturità” da sostenere, non ha parato il tiro mancino del suo rinvio, procurando così un subbuglio, e mancando di rispetto a gente che ha problemi seri, eppure si presenta agli esami? Nessuna. Gigio aveva un volo privato in partenza per Ibiza. E, con tutto il rispetto, gli studenti e il corpo docenti, non potevano capire Gianluigi Donnarumma? Un ragazzo con un passato recente così terribile sulle spalle? Va bene che è un ragazzone alto e forte, ma che diamine, prendano loro il suo posto! Pieno di twitter da sopportare, di insulti da smaltire, di conti e parenti da sistemare.
Altro che ragioniere, dovrebbero dargli il diploma ad honorem per altruismo e stoicismo.
Insomma, è la scuola che non capisce il proprio “ruolo”; dovrebbe essere ispirata da empatia e condiscendenza, non da invidia e intransigenza.

Che colpa abbiamo noi se Allegri, Donnarumma, Balotelli, Cassano, eccetera eccetera, perdono la testa, la “capa” e la trebisonda, in campo e fuori? Tutta. Tutta la colpa di un mondo a forma di pallone, che non prende mai a calci se stesso. E dispensa denari (troppi) a furor di popolo.