Ecco, nuovamente, la sessione di calciomercato. Per alcuni tifosi il momento più atteso della stagione in cui sognare fantasmagorici (quanto improbabili) acquisti. Durante il calciomercato i giornali si scatenano: nuovo giorno, nuova notizia. Ogni giorno una nuova trattativa, ogni giorno un nome nuovo associato a ciascuna squadra di serie A. La situazione si amplifica ulteriormente durante il periodo di sosta dal calcio giocato allorquando i giornali sembrano obbligati a lanciare un nome al giorno indipendentemente dalle fonti o anche della più mera logica. 3 Gennaio 2017: Corriere dello Sport "Morata rivuole la Juve". Quale lettore (dotato anche solo di un minimo di senno, e non oberato dal tifo) potrebbe mai pensare ad un ritorno (oltretutto a gennaio) di Morata alla Juventus? Qual è la logica? Vendere giornali o fare informazione. Ovviamente il calciomercato è una materia estremamente mutevole in cui sono sempre possibili colpi di scena inaspettati fino ad un secondo prima, tuttavia ciò non giustifica questo circo mediatico quotidiano. Oltretutto negli ultimi mesi, si sta sempre più affermando una nuova moda: ogni trattativa (per qualsiasi giocatore) deve essere una sfida, un duello, fra due squadre (preferibilmente italiane). Non è più sufficiente raccontare la trattativa, si deve infatti cercare (e talvolta creare ad arte) una competizione (più o meno reale) fra due o più squadre per un medesimo giocatore. Le nuove parole del mercato sono infatti sorpasso, beffa, soffiato ecc. La narrazione giornalistica sta, piano piano, trasformando il calciomercato in simil-partite di calcio in cui deve esserci un vincitore e un vinto, in grado di sfamare e, in alcuni casi, saziare molti tifosi in assenza del calcio giocato. Sarebbe paradossale, ma non improbabile, che, in un futuro più o meno prossimo, possano nascere vere e proprie classifiche di calciomercato. Inoltre, sempre negli ultimi mesi, si è assistito ad una spasmodica competizione nei confronti di chi fornisce per primo una qualsiasi notizia di calciomercato: questo ha aggravato solamente la situazione. Molte trattative, anche solo abbozzate, sono state considerate concluse salvo dissolversi solo qualche giorno dopo. Nessun tifoso potrà mai incolpare un giornale o un giornalista per una trattativa saltata o un affare sfumato o una notizia che non trova concretizzazione, tuttavia, spesso, simili notizie minano la credibilità dell'intero giornale. Tutto ciò oltre ad impoverire l'essenza del calcio, non fa altro che illudere i tifosi e acuire, in taluni casi, l'acredine fra tifosi di diverse squadre e nei confronti delle dirigenza delle squadre calcistiche. Il calciomercato deve riacquisire il proprio ruolo: deve essere in grado di far sognare i tifosi, magari in alcuni casi anche di illuderli, ma non può e non deve sostituirsi al calcio giocato. Più verità, più informazioni, meno notizie.