Le Cose Come Stanno non vanno solo dette, da oggi iniziamo a ricordarle anche in pronta replica. Quando una scemenza è talmente grossa, è consuetudine sorridere e lasciar perdere, guardare e passare. Se da uno sciocco intervento ne conseguono fiumi di convinzione ed autoproclamazione, è ancora più opportuno tacere in attesa del momento giusto. Poiché, da sempre, c'è un tempo per tacere e un tempo per parlare: la doppietta nel derby di ieri pomeriggio del buon Higuain e lo straordinario ruolino di marcia del giovane Rugani hanno sancito definitivamente la necessità di interrompere il silenzio. Senz'offesa alcuna m'accingo a rinverdire la memoria dei baldanzosi scrittori, arroganza e presunzione ce l'hanno messa loro sin dal primo click sulla tastiera, è semplicemente giunto il momento naturale di normalizzare ancora una volta chi s'è voluto sentire alternativo ad ogni costo. Già, "ancora una volta", poiché in campo ci hanno già pensato il buon Gonzalo e Daniele. CAPITOLO PIPITA - Prima va a sbloccare la partita contro la Dinamo Zagabria - spalancando per di più le porte al primo posto in Champions - poi si ritrova perfino a ribaltare di prepotenza un derby della Mole che si era messo decisamente male. Verrebbe da pensare che Higuain questa settimana abbia fatto gli straordinari, ma in realtà sono cose esattamente ordinarie, un fuoriclasse deve fare precisamente questo e la Juventus, in attacco, sono anni che aspettava il fuoriclasse. Ed è proprio su queste due partite che è opportuno realizzare un focus d'eccezione: in Champions, scontri all'apparenza semplicistici come quello contro la Dinamo Zagabria, in un passato non molto lontano si sono tramutati in un autentico scoglio insormontabile. Il derby, una partita a sé, tesa e complicata da giocare, è stata sempre combattuta e vinta in maniera risicata dalla Juventus. Non è un caso la sconfitta registrata ad Aprile 2015, il derby al Toro dopo vent'anni. Tevez, Morata, Matri, Quagliarella, Llorente, Zaza, Osvaldo, in ordine preciso secondo il mio gradimento, secondo la loro incisività e il loro apporto sotto rete. Alcuni di questi indiscutibilmente di spessore, ma un reale fuoriclasse, un uomo d'area e dal guizzo vincente, ieri non c'era. Oggi c'è. Ed è tecnicamente e fisicamente il più completo che mai. CAPITOLO RUGANI - Il ragazzo si è innamorato della porta, questo è vero, ma non è il dato più sconvolgente. I tempi di marcatura, di anticipo, di lettura della partita, sono aspetti che mi hanno letteralmente aperto gli occhi. In una difesa senza Barzagli e Bonucci, Rugani ha saputo non far rimpiangere nessuno. Gli inserimenti in area di rigore, poi, hanno fatto il resto in termini di risultato. Stessimo parlando di un 28enne, non staremmo certo scoprendo niente di nuovo, la verità è che il futuro è suo e di nessun'altro. Come sempre, Marotta - Paratici hanno colpito ancora e il ragazzo ha il merito di aver saputo attendere, in silenzio, mai una parola di troppo, testa bassa e lavorare. Ed oggi ha lasciato tutti a bocca aperta. La cultura del lavoro. Per chiudere: il diritto di scrittura, di parola, di pensiero, sia esso realmente pensato o esclusivamente provocatorio, è dato a tutti. Ed è sacro. E a determinati utenti ha permesso di racimolare like, visualizzazioni e un gran bel dibattito. La realtà è che fa più scalpore una notizia in controtendenza, un titolo inaspettato, ed è tuttavia comprensibile. Ciò che risulta incomprensibile è la scelta di svendersi e differenziarsi dalla massa anche al costo di scrivere follie, inventarsi un pensiero e difenderlo irragionevolmente. Di esagerare al massimo. Bene. Avete scritto eresie. Cordiali Saluti MC