All'inizio del calciomercato manca ancora tanto, e soprattutto c'è ancora un turno di Europa League da superare e una qualificazione alla Champions League da conquistare come traguardi a medio-lungo termine.
Ma in casa Lazio sicuramente si sta già pensando alle mosse di mercato della prossima estate. Perché i biancocelesti sono sì una delle migliori squadre della Serie A, ma al momento non è abbastanza per battagliare con le prime della classe. E il problema sta anche in un organico certamente di ottimo livello, ma con alcune posizioni che vanno necessariamente potenziate.

Partiamo dalla porta. Tra i pali Strakosha sta disputando una grande stagione.
Ma dietro di lui? La coppia Guerrieri-Vargic non ha l'esperienza necessaria in Serie A, un po' per gioventù un po' per non aver mai calcato palcoscenici importanti, per sostituire il portiere albanese in caso di bisogno.
Veniamo ora alla difesa. Stefan de Vrij sicuramente a luglio non sarà più un giocatore biancoceleste. Una grossa perdita per mister Inzaghi che dovrà obbligatoriamente chiedere un intervento sul mercato per coprire la falla lasciata dall'olandese. Perché un vero sostituto non c'è. Bastos, Wallace, Luiz Felipe e Cacares sono tutti giocatori che sarebbero negli undici titolari di tante formazioni italiane, ma non hanno le qualità di de Vrij. E quindi dove potrebbero pescare Tare e Lotito? Se dovessimo guardare alla Serie A, un usato sicuro sarebbe Toloi dell'Atalanta. Con esperienza già pregressa a Roma, sponda giallorossa, e anche nelle coppe europee, Toloi sarebbe un acquisto di buon livello. Ma non basterebbe sicuro.
E quindi perché non guardare in casa Milan? Musacchio non è nei piani di Gattuso e la cessione è probabile in estate. In più si adatterebbe alla perfezione alla difesa a tre, un dettaglio da non sottovalutare.
Sugli esterni la Lazio dovrà sicuramente cambiare. Per Basta e Radu gli anni iniziano a passare, Lukaku in difesa non dà sempre grandi garanzie nonostante sia a tratti fondamentale superata la metacampo per la superiorità numerico che crea, Lulic ha bisogno di rifiatare spesso e Patric ha giocato troppo poco fino ad ora per valutarlo. Al momento buone prestazioni arrivano soprattutto da Marusic, uno dei punti fissi per il prossimo anno e anche per il futuro della Lazio. Everton del Gremio è un'ipotesi concreta sulla fascia sinistra, un investimento interessante per un giocatore giovane e tutto da scoprire, ma serve un rincalzo su entrambe le fasce. In mediana invece più che altro servono rincalzi e bisognerà attendere il mercato in uscita. Lucas Leiva ha bisogno di un sostituto davanti alla difesa (senza spendere milioni e milioni in Serie A ci sono giocatori giovani che farebbero il caso della Lazio come, per esempio, Barella e Viviani), così come Parolo. Diversa la questione Milinkovic-Savic. Il serbo per Inzaghi starebbe in campo da agosto a maggio, ma il problema è un altro. Rimarrà? Se arrivasse un'offerta da 100 milioni e più (Juventus? PSG?) la partenza non è da escludere.
Nei giorni scorsi si è fatto il nome di Oguzhan Özyakup, centrocampista del Besiktas in scadenza a giugno. Un ottimo profilo, su di lui ci sono anche squadre di Premier League, ma non abbastanza per una Lazio da vertice. Quindi perché non tentare un colpo grosso? All'Arsenal, Wilshere è ormai un surplus. Il Milan è sempre alla finestra, ma il possibile arrivo di Ki in rossonero apre nuove possibilità ad altre squadre, Lazio compresa, anche se si sa del difficile adattamento dei giocatori inglesi al nostro campionato. Stesso discorso per Fellaini del Manchester United. Buon fisico e senso del gioco, ma troppi alti e bassi. 
La prossima stagione però potrebbe anche essere quella definitiva esplosione di Crecco e Murgia, quindi non c'è da sorprendersi se la Lazio aggiungesse una pedina di medio calibro (un profilo che potrebbe piacere a Inzaghi sarebbe Sturaro, un buon rincalzo nonostante il poco spazio nella Juve) per lasciare spazio ai due giovani appena citati.
Chiudiamo con l'attacco.
Immobile è intoccabile, ma siamo alle solite. Chi dietro di lui? Caicedo è un buon finalizzatore, ma sta faticando non solo per la prolificità dell'attaccante campano. Nani è più che altro un oggetto misterioso, in Italia non ha trovato la posizione adatta e non è detto rimanga. Ritorniamo quindi al fantamercato. Zaza è un idolo a Valencia, ma con la giusta offerta in Italia tornerebbe.Javier Hernandez, il Chicharito, è un giramondo si sa, al West Ham non sta sfondando e in una squadra senza troppe pressioni e senza un ruolo da assoluto protagonista, come al Bayer Leverkusen due anni fa, ha dimostrato di poter dare tanto.
Chiudiamo con SuperMario Balotelli. Ogni anno viene accostato ad una squadra diversa, costantemente si dice che è maturato e pronto a tornare in Italia. Sarà vero? Può essere, come può essere che Lotito ci faccia più di un pensiero. O meglio, negli ultimi mesi all'ex Inter e Milan la dirigenza laziale ci ha pensato seriamente. Sul capitolo fantasisti non ci dovrebbero essere stravolgimenti. Felipe Anderson, nonostante il rapporto di amore e odio con Inzaghi, non vuole lasciare Roma, mentre Luis Alberto non partirà a meno di un'offerta monstre.
Se dovessimo fare comunque un nome ritorneremmo in quel di Bergamo, al Papu Gomez. Già cercato nel mercato 2017 dalla Lazio, Gomez, in caso di mancata qualificazione in Europa dell'Atalanta potrebbe decidere di dire addio alla Dea (come magari Petagna, ma qui dobbiamo tornare ad Immobile e il suo vice).

Ma ripetiamo è fantamercato, siamo solo ad inizio aprile e molto, se non tutto dipenderà dalla posizione di classifica che raggiungeranno i biancocelesti in campionato e al destino di Milinkovic-Savic.
Ma sognare, e volare idealmente sulle ali dell'aquila Olimpia, non costa nulla.