Nella società di oggi, così come nel calcio, esiste una tendenza boriosa e deplorevole, che ha come prestabilito fine quello di raggiungere il proprio obiettivo ricorrendo a inopportuni e obsoleti metodi alternativi, come quello del piangersi addosso.

Anzichè ammettere una manifesta inferiorità e, di conseguenza, applicarsi con più determinazione per migliorare se stessi, spesso risulta più conveniente svoltare e percorrere la via più semplice, ma al contempo, la più riprovevole: quella del vittimismo.

Così 120 anni di gloriosa storia vengono ribaltati sotto l'abito del sospetto a prescindere, dei favori dall'alto e delle ruberie senza alcun fondamento. Non sarebbe più facile una presa di coscienza, che, per grazia divina, potrebbe anche condurre ad un ragionevole pensiero? Cosa c'è di male a dar la mano al vincitore, senza rifugiarsi in ridicoli escamotage pur di non dichiararsi mai sconfitti?

Nella vita, in fondo, si riflettono quei valori che stanno alla base dello sport; non per nulla il termine "sportività" sta a significare il rispetto dell'altro, a prescindere dal risultato che ne è conseguito e, a confermare questa tesi, il più recente "fair play" sta ad indicare un gioco pulito, senza trucchetti e senza stratagemmi atti al raggiungimento immeritato del trionfo finale.

Inoltre, si è soliti farsi beffe degli "acerrimi nemici", seppur clamorosamente a senso unico, anche inneggiando a squadre per le quali non si è mai tifato, ma per le quali vengono aperti addirittura dei fans club in maniera repentina. Della serie "mal comune, mezzo gaudio", come ad invitare al lavoro sporco altri perchè in prima persona non si è capaci.

E' successo tante volte e ancora succederà, perchè sfilare per le sconfitte altrui è, per alcuni, molto più frequente ed appagante che festeggiare per vittorie proprie. Ed è forse anche per questo che, al minimo spiraglio di luce, si esplode in caroselli inspiegabili e spettacoli pirotecnici prematuri; è un pò come un uomo che -  passatemi l'accostamento - esulta per un'eiaculazione precoce al cospetto della propria donna, la quale, insoddisfatta, però trova giovamento altrove.

Divertitevi pure adesso e fatelo con passione, perché quando ci sarà da tirare le somme, nello sport così come nella vita, non resterà altro che piangere.
I nodi vengono sempre al pettine.