In questi giorni è in ritiro con la sua nuova squadra, la neopromossa SPAL, con un'immensa voglia di riscatto mai avuta prima. Sto parlando di Alberto Paloschi, reduce dalla parentesi nerazzurra di Bergamo che a livello personale è stata molto più nera che azzurra: ai margini del progetto proprio in quella che è stata una stagione storica per l'Atalanta, la stagione del quarto posto, degli exploit di Caldara, Conti, Kessié, Spinazzola e di un ispiratissimo Papu Gomez. Il problema per Alberto è stata l'ottima annata anche del giovane Petagna, abile a sfruttare le prestazioni negative del più esperto collega nelle primissime partite di campionato e a prendersi il posto da titolare fisso. Paloschi, cresciuto a pochi km da Bergamo, accetta la panchina da gran professionista e guarda per tutto l'anno la squadra crescere e divertirsi, mentre nella testa pesano come macigni la traversa colpita contro la Lazio o il rigore fallito a Cagliari. Adesso riparte da Ferrara, bomber Paloschi, con il fuoco negli occhi e pronto a buttarsi alle spalle il passato. Analizziamo i motivi per i quali potrà essere per lui l'anno del riscatto. - Serenità ritrovata: a Bergamo l'attaccante ex Chievo ha dovuto fare i conti, oltre che con la sfortuna, con un peso psicologico non trascurabile. Gasperini gli preferiva una punta con caratteristiche differenti e l'ambiente gli trasmetteva sfiducia. A Ferrara è stato accolto con serenità e gioia. - Il gioco di mister Semplici: è ovvio, la neopromossa SPAL troverà non poche difficoltà nel confrontarsi con le affermate squadre di A, ma un dato curioso è che la squadra ha concluso gli ultimi due campionati disputati con il merito di miglior attacco del torneo. Sarà un punto di forza da cui ripartire per lottare per la salvezza ed esaltare le doti da finalizzatore di Paloschi. - I precedenti: vi dice nulla Falcinelli con la maglia del Crotone? Una neopromossa data per spacciata, trascinata verso la salvezza dai ben 13 goal della propria punta. E la stessa stagione ha visto la rinascita di Borriello, sempre con una neopromossa. Nel 2013 il Verona si riaffacciava nella massima serie e ingaggiava il 36enne Luca Toni: alzi la mano chi si aspettava una stagione da 20 goal per un attaccante dato ormai per finito. E come dimenticare l'esplosione del 20enne Mattia Destro con la maglia proprio di una neopromossa (il Siena 2011/12) o la straordinaria stagione di Marco Rigoni, stoico finalizzatore (11 goal) della meteora Novara. Sarà un campionato durissimo per gli uomini di Semplici, ma il talento e l'intraprendenza di Alberto Paloschi serviranno a dare battaglia.