Volevo raccontarvi una la triste storia, quella dell'FC Internazionale.

Anche la partita di ieri con la Roma ha dimostrato per l'ennesima volta la mancanza di alternative valide la rosa dell'Inter. L'unica cosa da salvare tra virgolette potrebbe essere proprio il risultato.
Per l'ennesima volta di essere in calo fisico e di non avere riserve all'altezza, c'è Spalletti che si gira verso la panchina, non trova soluzioni perché non ve ne sono, le ragioni perché non ci sono sono molteplici: acquisti sbagliati vedi Joao Mario o Dalbert giocatori sopravvalutati e iper valutati che adesso restano sul groppone; l'altra ragione usata dalla proprietà è il famosissimo fair play finanziario, che in effetti mette dei paletti, ma in molti casi, vedi Neymar, Coutinho, Van Dyke, si è trovato l'escamotage per aggirare le regole, perché se una proprietà vuole e ha i soldi, cosa che Suning possiede, il modo per spenderli volendo si trova, la realtà è che Suning non vuole creare una squadra forte in poco tempo, vuole una crescita costante ma lenta.
Purtroppo sono molteplici i casi nel calcio in cui è facilmente dimostrabile che la progettualità non fa rima con successo. Io capisco, perché è facilmente comprensibile che una proprietà cinese come Suning deve fare soldi con l'Inter e quindi deve sì investire, ma non buttarne via troppi. Immaginatevi voi un Moratti che compra il Suning FC, cosa diremo noi in Italia se ogni anno investisse 150-200 milioni per creare una corazzata in Cina senza portare dei benefici al calcio italiano? Gli diremo ingrato... pensi al calcio di casa nostra, compri una società in difficoltà e la riporti in alto. Questo è facilmente comprensibile quindi non potremmo imporre a Suning che non ha nessuna restrizione né dal governo cinese né dal play finanziario sullo spendere, ma è solo una sua volontà, spendiamo Sì ma il giusto.
Ineccepibile e sensato come discorso, se vuole Suning può sospendere, lo dimostra con 10 milioni netti che spende quando vede dietro un business redditizio, ma non spende troppo perché comunque vada nell'Inter metti dentro dei bei soldi ogni anno, quando vede una società in perdita.

Qui però devo fare una considerazione, a Suning va bene, non vuoi fare il magnate che può permettersi di spendere senza pensarci troppo. Ogni anno 200-250 milioni perché comprare giocatori ma per garantire un aumento del fatturato, allora perlomeno investi in un altro campo molto importante per il calcio di oggi come lo stadio di proprietà. Molti di voi mi diranno: lui vuole farlo ma è la burocrazia che stoppa tutto. Da un certo senso è vero, ma volere è potere nella maggior parte dei casi e siccome sia il progetto stadio, ovvero la riqualifica di San Siro, è fermo alla presentazione dei progetti preliminari, sia la creazione di un Inter training Center a Piazza armi è solo un progetto preliminare che non ha ottenuto ancora nessun permesso, mi permetto di suggerire un'accelerazione almeno in questo ambito, così ci dimostra che ci sta provando a diventare grandi, invece sembra che la macchina Inter sia bradipesca.
Così come è ora la situazione, non andremo mai lontano e i giocatori non crederanno più nel progetto Inter quando vedranno che gli investimenti non ci sono e non si crea una squadra vincente.
Vedi Icardi, anche lui non è più convintissimo del progetto Inter e a giugno se non arriverà la Champions e non si faranno investimenti importanti sul mercato saluterà la compagnia.
La ristrutturazione di San Siro, ovvero dello stadio di proprietà, da creazione di un centro di allenamento d'avanguardia, cosa che a parole sarebbe a cuore all'Inter, prevede tempi lunghi lo sappiamo, ma se non si parte mai non si avrà mai lo stadio per garantire dei buoni ricavi (esempio più lampante è quello della Juventus), deve avere una vita almeno da 5 anni, quindi considerando che ancora non c'è nulla di deciso e per avere l'autorizzazione e l'approvazione dei progetti ci vorranno almeno un due anni, prevedo una crescita da questo punto di vista se si parte ora, tra una decina di anni se tutto va bene, in Italia è difficile che tutto vada liscio come l'olio.

Credo che noi tifosi tiferemo sempre Inter nelle sconfitte così come nelle vittorie, ma non vogliamo essere presi in giro, vogliamo vedere una società attiva non solo a parole ma anche nei fatti.

C'è poco da fare, per vincere e creare una squadra competitiva bisogna comprare campioni, bisogna avere 16-17 giocatori di ottimo livello e di questi due devono essere campioni.
Per creare una squadra del genere ci vogliono ingenti investimenti per almeno 4 anni consecutivi. Se invece dovremmo sempre vendere il nostro pezzo forte e reinvestire parte di quei ricavi per cercare giocatori giovani non ancora pronti, la situazione è drammatica, perché vuol dire che siamo poco più di una provinciale.

La società deve parlare chiaro e non celarsi dietro belle parole non portando a termine i piani che ha promesso.