Il Milan torna con 3 punti dal Bentegodi di Verona, campo storicamente ostico (se non tragico) per i colori rossoneri.

Quella col Chievo si è rivelata una trasferta strana, che ha regalato alcune certezze e qualche lusinga, di cui diffidare fino ad avvenuta conferma.

La vittoria ha confermato il trend dei primi 2 mesi di campionato ovvero che il Milan è in grado di imporsi con le squadre della fascia medio-bassa della classifica.

Il solo Genoa, infatti, è riuscito a non perdere coi rossoneri, ma il Milan può avanzare un'attenuante di non poco conto: aver giocato in 10 gran parte del match. La Sampdoria, dal canto suo, ha vinto in casa col Diavolo, ma è stata protagonista di una partenza lanciata che, almeno per in questa fase, la esclude dal novero delle comprimarie.

La trasferta di Verona sta però prospettando una pericolosa lusinga ai milanisti e cioè che senza Bonucci tutti i problemi sono risolti.

E' una lusinga pericolosa, che non deve essere presa per buona prima di avere concrete e solide conferme, anche perché la trasferta di Vienna sembrava aver detto che il punto debole era solo lo schieramento difensivo. E non lo era.

Bonucci sta facendo pena e credo che, se fossi il capo della Spectre, non esiterei a schiacciare quel pulsante che fa precipitare in pasto ai coccodrilli l'agente che ha fallito la missione.

Però Bonucci, che non è decrepito, ha una storia professionale che non si può liquidare su due piedi. Se lo si mettesse da parte troppo facilmente, sarebbe ancora più difficile recuperarlo, se i fatti dicessero che le magagne sono anche altrove.

Qualora il problema fosse lui, del resto, lo si potrebbe escludere e andare avanti a gonfie vele, ma prima o poi la società finirebbe per fare pressioni sull'allenatore. Un Bonucci fuori, infatti, si svaluterebbe di giornata in giornata, fino a non valere più nulla. E non mi sembra, propaganda estiva a parte (ormai smentita dai fatti), che il Milan navighi nell'oro.

Comunque sarà la partita con la Juventus a dire se il Milan ha superato i problemi oppure se è il classico leone coi deboli e pecora coi forti. Se dovesse anche solo pareggiare, potrebbe essere vera la prima alternativa.