Quel numero 10 sulle spalle da quest’anno è suo, quel 10 ovviamente comporta nuove responsabilità, pressioni continue e paragoni molto spesso inutili. Dobbiamo essere sinceri, Dybala in campionato fa sempre la sua parte, anche quando magari non è in giornata riesce ad effettuare qualche bella giocata, in Champions League però le cose sono molto diverse. Nella massima competizione europea lo vediamo troppo spesso scomparire durante le partite, e quando la Juve ha bisogno di lui, la Joya non riesce ad essere decisivo.

Nella sua prima stagione in Champions, cioè nel 2015/2016, non fece un granché, nella fase a gironi non segno neppure un gol. Si fece notare sul tabellino dei marcatori nella partita di andata degli ottavi di finale tra Juve e Bayern, quella partita finì 2-2, nonostante il doppio vantaggio dei bavaresi, la Juve riuscì a rimontare. Dybala segnò il gol del 1-2 che fece partire la rimonta, ma gol a parte non si vide quasi mai.

Nella passata stagione, il suo rendimento in Champions è migliorato ma non di molto, solo un gol nella fase a gironi contro i modesti croati della Dinamo Zagabria. Ovviamente parlando della scorsa Champions tutti noi juventini ancora abbiamo impresso in testa la finale di Cardiff, la finale di quella coppa maledetta per noi bianconeri. In quella finale Paulo Dybala non fece una grande prestazione, anzi a dirla tutta deluse profondamente. In molti l’avevano accusato di scomparire nella gare importanti e decisive, a Cardif ebbe l’occasione per zittire tutti e invece…

Non sappiamo se è un limite oppure una paura, magari quella famosa musichetta incude timore. Ma sicuramente Paulo Dybala non incide in Champions come incide in Serie A. Qualcuno qui si scatenerà, ma tranquilli la doppietta al Barcellona non l'ho dimenticata, ricordo perfettamente quella partita e quella grande prestazione di Dybala. In quella gara la Joya salì in cattedra e tutti pensavamo che quella fosse la definitiva consacrazione.

Da lì i paragoni con il giocatore più forte della storia del calcio, un certo Leo Messi. Da lì ancora un calo nelle gare che contano, anche dopo Cardiff. Al Camp Nou in questa stagione non si è visto quasi mai e ha deluso anche contro Olympiakos e Sporting Lisbona. Quasi a fa pensare che quando sente quella musichetta, nella sua testa scatta un qualcosa di negativo. Quasi a far pensare che quando la palla pesa lui non riesce ad avere la forza per calciarla.

Certo Dybala ha 24 anni, ha iniziato la terza stagione in maglia bianconera e quindi la terza stagione in Champions, di tempo per conquistare l'Europa ne ha abbastanza.
Ma si spera di non essere di fronte ad una nuova patologia, la cosiddetta sindrome di Dybala, rimanendo sempre in ambito calcistico o magari qualcuno potrebbe considerare anche che non sia così incedibile come può sembrare…