'E' il prediletto di Allegri, è uno scarto del Milan, gli abbiamo dato un pilastro e ci hanno dato un giocatore scarso, siamo passati da Dani Alves a lui...'

Questi sono solo alcuni dei commenti che sicuramente ognuno di noi avrà letto in giro da quel 20 luglio, giorno in cui Mattia De Sciglio ha messo la sua firma sul contratto che lo legherà alla Juventus fino al 2022.

Sono i giorni successivi al trasferimento di Bonucci al Milan per 42 milioni, sono giorni isterici per i tifosi bianconeri che temono un clamoroso tracollo e, al contrario, sono giorni da sogno per quelli rossoneri, convinti di essere tornati a far paura, di aver tolto alla Juve un elemento fondamentale e averle rifilato un pacco a 12 milioni.

Intanto inizia la stagione e, come spesso accade, i verdetti che emergono dal campo non sono quelli che i tifosi si attendevano: Bonucci non ingrana, colleziona errori su errori e il Milan non riesce a risollevarsi, De Sciglio gioca 45 minuti di alto livello al Camp Nou, poi è costretto ad uscire per infortunio e al ritorno sembra un giocatore nuovo.

Il terzino destro classe '92, lavorando sodo per recuperare la condizione fisica e soprattutto mentale, ha piano piano scalato le gerarchie e si è preso il posto da titolare, complici anche i continui infortuni di Howedes (comunque preferito nel ruolo di centrale), l'assenza di Lichtsteiner dalla lista Uefa (e il recente infortunio) e la poca affidabilità dimostrata da Sturaro, adattato in quel ruolo.

De Sciglio ha inanellato una serie di prestazioni molto positive, culminate con il suo primo goal in carriera, segnato al Crotone con un bolide dal limite dell'area che ha trafitto l'incolpevole Cordaz.

Il 25enne difensore si è preso così la sua rivincita, mettendo a tacere tutti: dai sui ex tifosi, che prima lo hanno fischiato e poi scaricato senza alcuna riconoscenza, a quelli attuali, molti dei quali non erano per niente soddisfatti del suo arrivo in maglia bianconera.