Vi ricordate la restaurazione da parte degli stati vincitori d’Europa dopo la definitiva sconfitta del Generale Bonaparte a Waterloo?
Se non lo ricordate ve lo spiego io in poche righe. Dopo che la settima coalizione europea formata dai regni di Inghilterra, Prussia, Paesi bassi e Belgio, riuscirono finalmente a fermare il Generale, perciò di conseguenza, in un certo senso, gli ideali della rivoluzione francese, si riunirono a Vienna  per ricostruire l’Europa.

Cosa successe? L’idea era quella di ricostruire un Europa progressista e reazionaria, invece prevalse l’Ancien Régime (in italiano Antico Regime). Si fece un enorme salto indietro di quasi 40 anni, l’Europa venne ridisegnata (geo-politicamente parlando) come prima delle conquiste Napoleoniche, vennero restaurati i vecchi regni distrutti per tutto il continente e molte novità politiche come il divorzio, le idee di libertà e uguaglianza  vennero abolite. Insomma non cambiò niente, il giovane Napoleone portò una ventata d’innovazione e appena gli anziani riuscirono a risedersi sulle loro vecchio poltrone rimisero tutto come era.

Perché questa lezione di storia?
Perché ieri è successo esattamente questo. Tavecchio ha trovato come capro espiatorio della mancata qualificazione in Ventura, ma come Ponzio Pilato, lui se ne lava le mani e come la storia insegna, dopo aver provato a cambiare le cose, si ritorna al vecchio metodo.

LUI (Tavecchio) NON SI DIMETTE, Damiano Tommasi (AIC) lascia la riunione in FIGC, ma lui va avanti.

Non gli importa. Rispetto verso i tifosi… zero.
Come nell'Ancien Règime si rimane al vecchio, non c’è voglia di cambiamento anche di fronte ad una Caporetto calcistica. Per lunedì ha indetto un’altra riunione per dare il nome del nuovo allenatore e impostare un piano per risollevare il calcio italiano. Come se un big allenatore possa scacciare in noi il ricordo di lunedì sera. Ci vuole altro, ci vogliono centri federali all’avanguardia, seconde squadre fatte da italiani, stadi nuovi e di proprietà ecc ecc.

Non c’è né, si è affezionato alla sua poltrona e niente lo schioda. Immagino che il sig. Tavecchio abbia delle grandi abilità oratorie perché dopo quello che è successo , a parte Tommasi, sono tutti dalla sua parte. Incredibile. Faccio fatica a capire, come tutti del resto. Aspettavamo risposte alle nostre domande, invece, è arrivata la notizia che tutti non ci aspettavamo: Io rimango.

Davanti ai giornalisti ha parlato, non lo dice che ha fallito gli obbiettivi, ma rimane alla presidenza perché pensa che sia lui l’uomo giusto per il calcio italiano. Detto tra noi, avevate dubbi che si sarebbe dimesso?

Nel vedere tutto questo mi viene in mente una frase storica del marchese del Grillo interpretato dal leggendario Alberto Sordi: mi dispiace ma io so io, voi non siete un c…
Aspetteremo lunedì e vedremo cosa succederà all’ennesima riunione federale ma come nel Ancien Régime non cambierà proprio niente.

 Grazie

ILPARLAFUS