Valutare Belotti 100 milioni è un l'assurdità chiaramente allestita per rendere quasi impossibile il suo trasferimento a società con ambizioni più alte del Toro. L'inserimento di tale clausola, di fatto non distante anche per il mercato italiano è un insulto al tanto sbandierato fair play finanziario e anche su questo, oltre che sulla totale impunità di certi squali di procuratori, la FIGC dovrebbe intervenire.

Nessuno contesta la legittimità del Toro a pretendere di guadagnare sulla vendita dei propri giocatori sia chiaro : si contesta il valore provocatorio che di fatto non consente ad un fuoriclasse il prospettiva un percorso di carriera fatto di vittorie.

Il Gallo non vale 100 milioni, punto!

La sua reale quotazione è realisticamente pari a poco più della metà. Per quella cifra ti butti su Bale o Benzema, campioni straaffermati in campo internazionale, non su un fortissimo attaccante italiano che deve confermarsi.

L'ostruzionismo un po' ottuso di Cairo che oltre a 60 milioni (il prezzo reale) si troverebbe in squadra Niang Paletta e Locatelli è in tutto e per tutto da latte alle ginocchia.

Il rischio, per quanto il Gallo sia un ragazzo serio, quello di trovarsi un ragazzo demotivato che magari non riuscirà a ripetersi e le cui quotazioni inevitabilmente si ridimensioneranno. Un danno per tutti.

Giocare a fare i Lotito non è mai una buona idea. Non lo è nemmeno non valorizzare il proprio parco giocatori per venderli ad un prezzo importante ma corretto, da parte di una società che, col massimo rispetto, ha zero possibilità di ambire alla Champions.