Il Napoli scappa a +4. La Juventus ha una partita in meno, questo è vero, ma credo che questo "allungo" possa essere quello buono. Soprattutto per il delicato equilibrio emotivo e psicologico della squadra partenopea. 

Sta uscendo fuori un campionato bellissimo, dove il Napoli tira la Juventus e viceversa. Non ci fossero stati i partenopei, molto probabilmente la quota della prima in classifica sarebbe stata molto più bassa e a vantaggio della compagine bianconera. Il calcio, però, è bello per questo e il Napoli sta meritando di guardare tutti dall'alto.

Stare in vetta, però, logora. Logora soprattutto chi non è abituato a pressioni costanti e a dover vincere a tutti i costi. Cosa succederebbe se dopo una stagione difficilmente ripetibile per chiunque (quindi anche per il Napoli), quest'ultima non dovesse ottenere il risultato? Si potrebbe immaginare un crollo verticale, uno scoramento che avrebbe ripercussioni importanti su tutto l'ambiente. E perché no, su tutto il movimento del calcio. Non bastasse una stagione così perfetta per battere la Juve, con quale spirito inizieremmo un nuovo anno, sapendo che nel bene o nel male, la squadra bianconera si rinforzerà nel mercato estivo? Mancano pochi mesi per capire in che modo andrà a finire.

Fino a quel momento, però, l'aspettativa dell'Italia intera (antijuventina) è tutta sugli uomini di Sarri. Ad inizio anno, per loro stessa ammissione, è stato siglato un patto scudetto. Tutti uniti per raggiungere questo prestigioso obbiettivo. Sono state giocate tutte le fiches. Sopratuttto per un problema anagrafico, ma soprattutto per un dispendio enorme di energie mentali, non vedo questo Napoli in grado di aprire un ciclo. 

La storia del calcio è piena di cicli vincenti. Nella totalità dei casi, però, appartengono a squadre famose, squadre che lassù ci sono sempre state. Per storia, per attitudine alla vittoria e per essere in grado di gestire la sconfitta. I "miracoli sportivi" o le sorprese rimangono, quasi sempre, tali. Un tifoso napoletano potrebbe dire: "cosa me ne importa, intanto il campionato l'ho vinto". Certo, questo è vero.

Avvicinandosi il traguardo, però, si presenterà il classico braccino del tennista. La palla comincerà a pesare e le testa inizierà ad essere pesante. La Juventus, invece, oltre al esserci abituata, potrà benissimo accettare di non vincere per un anno. Dopo 6 scudetti consecutivi, due finali ci Champions in tre anni e 3 Coppa Italia consecutiva, una pausa non sarà sicuramente tragica. 

Anzi, come si dice dalle mie parti, conoscendo i polli ci sarà una ulteriore accelerata alla ricerca nuovamente della vittoria. 

Per questo il Napoli ha tutta la pressione del caso.

Perchè ha fatto all-in, perché ha messo in gioco tutto quello che poteva dare. E non dovesse raggiungere l'obbiettivo, il contraccolpo sarebbe devastante. Come lo sarebbe altrettanto se dovesse portare a compimento il lungo cammino.
Quando raggiungi un sogno lungo trent'anni, ritrovare gli stimoli, forse, è molto più difficile della vittoria stessa.