Era la metà di luglio,anno 2014;molti tifosi bianconeri,per i quali Antonio Conte era una specie di condottiero,anzi,era il Condottiero (con la C maiuscola),erano presi dalle loro faccende,qualcuno era al lavoro,qualcun altro in spiaggia,altri magari erano in qualche centro commerciale alla ricerca di un po' di refrigerio. Io quel giorno lavoravo,arrivai a casa verso le 19.45 accesi il televideo e la prima notizia che vidi fu : "CONTE LASCIA LA JUVENTUS".Pensai subito che doveva esserci un errore,tutto ciò non era possibile;il ritiro infatti,cribbio e stracribbio,era iniziato da due soli giorni. Accesi il PC,guardai su tutti i siti possibili e immaginabili,non ricordo se cenai,quel che ricordo era la mia incredulità,avevo bisogno di risposte. Le risposte,in un batter di ciglia,arrivarono direttamente dal sito della Juventus F.C. che pubblicò l'intervista di addio del tecnico salentino. Lo sconforto fu grande,speravo che quei tre scudetti fossero l'inizio di un ciclo,ma dovevo farmene una ragione;il problema più grande era capire chi sarebbe potuto essere il sostituto in quanto in quel periodo tutti i tecnici con un minimo di blasone avevano già una squadra. La notte passò tutto sommato serena,il giorno dopo aprii gli occhi,presi in mano il telefono,vidi se c'era qualche news,dopodichè svenni. Non poteva essere vero,lui,un ex milanista,uno che sulla Juve e sui suoi dirigenti aveva detto cose poco carine,uno che era stato esonerato malamente dai rossoneri,come poteva prendere l'eredità lasciata da Conte? Cominciarono a circolare in rete delle vignette divertenti,su tutte mi fece particolarmente ridere quella di Galliani che sussurrava nell'orecchio ad Allegri "vai e mandali in B". I giorni passarono,andai al mare e mentre ero in vacanza appresi che nella prima amichevole stagionale la Juve perse contro i dilettanti del Lucento,pensai che le cose si stessero incanalando su un binario ancor più tortuoso di quanto avrei mai potuto immaginare. Arrivò poi la prima giornata di campionato e con lei la prima vittoria (in casa del Chievo),era il 30 agosto 2014;ancora non lo sapevo,ma quel giorno si stava cominciando a fare la storia. Quello che è successo da quel giorno di fine agosto a oggi lo sanno pure le massaie che seguono il calcio con la stessa passione con la quale io seguo i programmi di Barbara D'Urso. E allora,visto che solo gli stupidi non cambiano mai opinione,ho dovuto rivedere le mie convinzioni sul tecnico livornese. A Masssssssssimiliano Allegri possiamo solo dire grazie non una,non due ma almeno tre volte;grazie per i traguardi che ci ha fatto raggiungere,grazie per le emozioni che ci ha fatto vivere,grazie per il suo modo di porsi nei confronti degli avversari e degli arbitri,un modus operandi che andrebbe preso come esempio da tutti,grazie,grazie,grazie. Ora non ci resta che aspettare il 3 giugno anche se,almeno per me,l'esito di quella partita non andrà sicuramente ad intaccare il mio pensiero su uno degli allenatori più preparati e sottovalutati al mondo. Per la finale di Cardiff,a contrario di quanto accadde due anni fa,regna l'incertezza;su questa partita una sola cosa è sicura e cioè che,comunque andrà a finire,che uno sia o meno juventino,si verseranno,per un motivo o per l'altro,litri e litri di lacrime!