La serie A ha una nuova sorella del calcio, la settima, non più il Milan: i colori sono nerazzurri, come i più blasonati interisti, ma si tratta dell'Atalanta del condottiero Gasperini. 

Ormai non si può parlare di meteora, ieri ha ribaltato il Genoa e sta risalendo la classifica passo dopo passo. Non dimentichiamo anche la posizione, ormai consolidata in Europa, con il passaggio del turno.

Attenzione perché non è così scontata la sua eliminazione al prossimo turno con il Dortmund. La squadra gioca bene, a memoria in fiducia e ha piena consapevolezza, di squadre superiori non ne vedi molte, forse nessuna.

Può fare strada, molta, perché il calcio non è matematica, anche ieri sera ne abbiamo avuto la dimostrazione. I bergamaschi sono squadra vera, una splendida realtà che nessuno vuole affrontare. In campionato ha raggiunto il Torino e non è ancora finita.
Colpisce la qualità della rosa, soprattutto nelle riserve, che inserite in una macchina perfetta fanno la differenza. Molto meglio di Napoli e Inter, obbligate a far giocare sempre gli stessi. Una società sana e organizzata che ha nei giovani italiani il suo credo.

Stupirsi non ha più senso, bisognerà solo tanto capire quando e dove si fermerà questa squadra, sognare in grande è un dovere adesso.
Al nascondersi non ci crede più nessuno, l'Europa è il suo habitat, il luogo dove tutti ogni stagione potranno vedere lo show bergamasco, indipendentemente dagli interpreti.