Dopo una sconfitta, ci sta l'attimo di scoramento, quello nel quali mandi a quel paese la squadra per una pessima prestazione, oppure il giocatore autore di una pessima prestazione. Ma quello che è accaduto con Santon è un qualcosa di molto più grave.

Metto subito le mani avanti, lo faccio per chiarire le idee a chi si prepara a leggere queste poche righe: si, è un articolo contro i tifosi, quindi può essere un articolo contro te che stai leggendo in questo momento. E' un articolo per certi versi pericoloso, ma francamente non importa. Anzi, facciamoci una bella chiacchierata, in amicizia o quasi, basta con questa impersonalità. Se dopotutto dai del tu ad un calciatore famoso di Serie A, perchè mai dovrei limitarmi io?

Santon ha chiuso la sua pagina Instagram per via dei continui insulti che ha ricevuto dopo l'errore che ha dato il via alla rete di El Shaarawy. Lo so, lo starai pensando senza dubbio, è stato un errore grave, e lo è stato, eccome se lo è stato. Ma è stato un errore dovuto alla svogliatezza, come quando Brozovic passeggia in mezzo al campo perdendo palloni a ripetizione? Non mi pare proprio. E' stato un errore di gioco, un errore come ne capitano tanti, ed anche di più gravi e decisivi, come quello di Zenga nel '90, ma questo ha fatto di Zenga un portieraccio? assolutamente no. E' questa la differenza sottilissima, ma decisiva: Santon si stava impegnando, ma riempirlo di insulti come hai fatto tu lo farà giocare meglio? Non saprei, con Ranocchia non ha funzionato molto bene questi anni, vero? Anche Spalletti nel precampionato lo ha detto chiaro e tondo che la squadra e i giocatori si sostengono, prendendo a male parole quella persona che stava criticando il nostro ex capitano. Lo ricordi, no? 

Ma soprattutto, ti stai dando una importanza che non hai. Credi davvero che a una persona come Santon importi di quello che pensi tu della sua prestazione? Ti svelerò un segreto: no. Mi rivolgo adesso a te, che lavori a stretto contatto col pubblico: quando i clienti ti criticano perchè stai impiegando troppo tempo a fare una operazione, quando urlano che sei lento o lenta, a te importa qualcosa? Dubito, a te importa una sola cosa, fare bene il tuo lavoro altrimenti il tuo capo o i tuoi colleghi potrebbero prendersela con te. Ecco, Santon è esattamente come te: deve solo rispondere ai suoi compagni che giocano con lui, all'allenatore e alla dirigenza, non certo a te, tifoso, che seduto sul tuo morbido divano puoi solo alzare la voce e basta. Non darti tutta questa importanza.

A questo punto, sufficientemente arrabbiato, mi dirai certamente due cose: che o sei abbonato all'Inter da tot anni, oppure che hai pagato un abbonamento televisivo per guardare l'Inter giocare bene, e non questo schifo. Bene, nella seconda categoria ci sono anche io, pago esattamente come te. Ma dire che tu paghi per vedere l'Inter giocare bene, è un concetto abbastanza arrogante, oltre che riduttivo. Tu non paghi per vedere una squadra giocare bene, tu paghi per vedere una partita della tua squadra del cuore, da abbonato allo stadio o televisivo, sul come giocheranno non hai la certezza nè puoi pretendere di averla. Oltre agli undici nostri, ci sono anche undici avversari che cercheranno in ogni modo di renderti la vita difficile. Come a teatro o al cinema hai il tuo sacrosanto diritto di esprimere le tue rimostranze su come è andata la tua esperienza, ma non hai certamente il diritto di andare a insultare l'attore o il regista di fronte a lui. Anzi, forse di fronte a lui non lo faresti nemmeno. Farlo di fronte a un computer, ben stretto nel tuo sicuro, blindato anonimato è facilissimo, di persona un pò meno. Se lo facessero con te, tu come risponderesti? Ne manderesti a quel paese uno o due magari. Puoi farlo, certo, anzi, in fondo ti capirei, i famosi "cinque minuti" capitano a tutti. Ora immagina che i messaggi inizino a diventare cinquanta. Come reagiresti? Un pò ti stuferesti di insultare cinquanta persone, a meno che tu non sia un vero litigioso da baretto serale, di quelli dalla mano facile, in quel caso potresti sfogarti di persona, ma dietro a uno schermo il massimo della violenza che puoi usare è tirare un pugno alla tastiera, o stritolare il mouse. Adesso immagina cento persone, anche di più. A quel punto la tua voglia sarà certamente scemata, e lasceresti perdere. E' naturale, mica puoi insultarli tutti, leggere i controinsulti, e devi anche considerare che tu non sei legato al rispetto di un contratto non solo sportivo ma anche etico che ti impone di tenere un comportamento decoroso col pubblico. Immagina di essere dentro una gabbia, imbavagliato e legato a una sedia, con persone che in ogni direzione ti insultano. Come ti sentiresti? Ecco, è così che si è sentito Santon, o qualche altro calciatore che hai insultato nella sua pagina personale.

E qui arriviamo a te, caro tifoso che invece il coraggio di andare direttamente da lui, sotto casa sua a dirgliene quattro, oppure fuori dallo stadio, lo hai o lo hai avuto. Ma che bravo, un vero esempio di civiltà. E dimmi, il calciatore si è pure scusato, dicendoti che non lo avrebbe fatto più? Ti sei sentito suo padre in quel momento? Che emozioni hai provato? scommetto che hai pensato "ecco, grazie a me adesso giocherà meglio, 'sto cretino". E' andata sempre così? Ho come l'impressione di no. Ma soprattutto, credi che comportandoti in questo modo le cose siano migliorate per lui? No, non credo affatto, anzi guarda, superato lo spavento iniziale di vedere una persona che ne minaccia un'altra, cosa che sarebbe di per sè valevole di denuncia, credo sia tornato alla sua vita di tutti i giorni. Che è comprensiva di allenamento, sacrifici e quant'altro. Non li fa? Non sei suo padre o sua madre, a loro pensa la società che li paga, non certo tu che finita la partita ti rimetti in macchina e te ne torni a casa, o abbandoni il divano e vai a letto o a divertirti con gli amici. Se dopo un errore a lavoro venisse tutta la clientela a insultarti sotto casa tu ne saresti felice? Li accoglieresti a braccia aperte? Dubito. Ecco, è così che si sentono i calciatori quando succedono queste cose.

Magari non sei un tifoso violento come questi ultimi però. Sei uno di quelli che si indigna per i troppi soldi, per il fatto che pensano a farsi le fotine e così via. E che quindi lo accusi di scarso rendimento o di pensare ad altro. E dimmi, dopo che tu lavori, perchè immagino tu sia uno di quelli che lavora, non hai diritto anche tu a un salutare svago? Non è bello, dopo una giornata di lavoro intenso, berti una birra con gli amici o coi colleghi? Sei astemio? Allora una aranciata o un succo di frutta, via, non fare il sofistico, era un esempio. Ecco, e se nel mentre che tu stai sorseggiando la tua amata bevanda arrivassero una ventina di tuoi clienti, a dirti "Bravo, bravo, anzichè pensare alla mia pratica vai a bere eh? lavora, che ti pago!", oppure ancora "ma come, eri tanto lento stamattina e adesso invece guarda come sollevi bene il gomito! Pelandrone!". Oh, scusa, magari sei uno studente. Vabbè, immagina il preside e i professori di tutto l'istituto in cui studi, via, è lo stesso concetto. Credi che accetteresti le critiche che ti fanno in quel momento, in quell'unico momento di svago che vuoi solo passare con un drink e qualche risata? Ecco, esatto, no. E lo stesso vale per loro. La quantità di soldi non importa, c'è sempre uno più povero di te, e che magari ti invidia e vuole solo esternare la sua frustrazione su di te. A te dispiace? Certo, e magari fai pure beneficenza, ma subirti le sue rimostranze oppure farle renderà te più ricco o più povero? No. Appunto.

No, forse non sei nessuno di queste categorie di tifosi. Non lo hai fatto per frustrazione, non sei il tipo da prendertela per un passatempo quale è il calcio. Nè sei un violento, l'unica violenza che potresti fare è stritolare un fazzoletto o un foglio di carta per poi buttarlo nella spazzatura. E non sei neppure uno invidioso. Sei solo uno che voleva fare il simpatico. Di preciso, che simpatia trovi in questo gesto? Unirti al gruppo degli altri solo per farti due risate con gli amici, beccarti la pacca sulla spalla e sentirti dire che sei un grande? Grande per cosa, di preciso? Per avere scritto qualcosa? Ma non è difficile quello, suvvia. Guarda, a b c d e, adesso proviamo coi numeri, 1 2 3 4. Visto? facilissimo. Ah, scusa, forse perchè hai avuto il coraggio di scriverlo a lui personalmente? Beh, non che ci voglia molto, mica stai entrando in casa sua (e ci mancherebbe pure!). Cosa renderebbe questo tuo gesto "grande"? Cosa lo rende degno di lode? Niente, ecco cosa. Niente di niente. Io non concepisco neppure lo sfottò, pensa un pò, anche storpiare i nomi. "El Pippawy", "Rube"...che spasso. Davvero spassoso. Sono certo che alle elementari o alle scuole medie un modo di esprimersi così farebbe furore. Cosa? sei più grande di quattordici anni? Ah.

Ok, forse ho esagerato in certi punti, oppure ho ironizzato troppo in altri, ma era per farti capire quanto sia sbagliato questo modo di atteggiarsi. Vuoi far vedere che tieni alla tua squadra? Tifala di più. Vuoi fare vedere che la squadra di calcio è la tua vita? E tu la tua vita la tratti a insulti? 

Ricordati solo una cosa: c'è modo e modo di esprimere il tuo dissenso, siamo in un paese civil...no, non iniziare con "eh ma i politici rubano", per favore, basta con la retorica, con il qualunquismo e il populismo di bassa lega. Siamo in un paese civile, cerca di tenerlo tale. Fischiare va bene, se fatto con intelligenza e al momento giusto, ma andare a insultare una persona così, questo no, non va bene affatto.

Sono pronto ai pollici versi, non mi importa. Solo era un discorso che mi andava di fare con te, a costo di ricevere insulti. A costo di passare per impopolare. Guarda, ho qui dei pomodori per te, e sotto c'è lo spazio dove puoi nel caso esprimere il tuo disaccordo su quanto ti ho detto. Mi dispiacerà, ma fa parte del gioco anche questo. Sono per un calcio e un tifo più maturo, leggere di questi insulti, fatti poi da chi come me tifa Inter, mi spiace davvero tantissimo.

La parola a te.