Un toccasana di nome Ljajic per questo Torino, che è riuscito a strappare il secondo poker di fila, ma questa volta contro il Crotone, poco incisivo soprattutto nel primo tempo. Un aiuto alla squadra, ma in particolare al Gallo Belotti, autore di una tripletta che potrebbe designare la sua rinascita.
Poco fortunato quest'anno, il numero 9 sembra aver finalmente ritrovato se stesso e anche la porta. Mazzarri si è messo in discussione, partendo con il 3-4-1-2 e quindi con Ljajic titolare. Il serbo, perla rara della squadra, ancora una volta si è dimostrato incisivo e fondamentale per i granata, soprattutto per i suoi compagni di reparto, Belotti e Falque: il tridente è tornato alle origini e i risultati si vedono. Il Torino è infatti a -5 punti dal settimo posto, che potrebbe essere la via d'accesso perfetta per l'Europa League, tanto sperata. La classifica è di nuovo una possibile motivazione per giocare nel migliore dei modi le partite restanti, partendo già da quella di domenica contro l'Inter.

Dando uno sguardo a questo nuovo scenario, c'è ancora più rammarico per i punti persi nel corso dell'intera stagione, che, ora come ora, farebbero molto comodo a Mazzarri ed i suoi. Oggi, però, l'atmosfera è stata molto strana allo Stadio Olimpico Grande Torino: un cielo molto cupo, presagi di una pioggia mai arrivata, una contestazione poi terminata all'intervallo, e soprattutto il ricordo di Emiliano Mondonico, un guerriero, lottatore fino all'ultimo, un vero granata, che ha riempito i cuori di tutti durante "Io vagabondo" dei Nomadi, rimbombante assieme al suono degli applausi.

Anche questa volta, la magia del "Mondo" ha dato una carica in più al popolo granata e alla squadra, che hanno portato a casa 3 punti fondamentali.