Cari lettori, adesso che ho attirato la vostra attenzione, vorrei farvi riflettere su alcuni argomenti. L'italiano non ha memoria, spesso dimentica o plagia i suoi ricordi a proprio piacimento, ma, nell'articolo che segue mi baserò su fatti reali senza interpretazione parlando di Milan, Inter, Roma, Napoli e Juventus. Partiamo dal diavolo rossonero: Nessuno ricorda che il Milan fu retrocesso in serie b per illecito sportivo nel primo scandalo calcioscommesse, occasione troppo ghiotta per il cavaliere (noto tifoso interista che non riuscì nell'impresa di acquistare la "sua" Inter) per fare sua una società di calcio, acquisita dal povero farina che, anni dopo, dichiarò: Regalai il Milan a Berlusconi su pressione di Craxi … Ma non finisce qui, Berlusconi è il creatore dell'attuale Fanta calciomercato dalle cifre assurde, per chi non ricorda invito ad informarsi sulle cifre del trasferimento del giovane Lentini dal toro al diavolo, oppure dal suo coinvolgimento in calciopoli (dove pagò solo il povero meani). Veniamo all'inter: gli onesti, i senza macchia, le vittime della cupola juventina/milanista. Pochi ricordano I patteggiatori (leggetevi il significato di questa parola) dei passaporti falsi, su tutti Recoba e oriali condannati a sei mesi di reclusione ciascuno (sostituita con una multa di 21.420 euro) per i reati di concorso in falso e ricettazione. I patteggiamenti sono stati definiti nell'ambito dell'inchiesta sulle procedure seguite per far diventare comunitari giocatori che invece, nella realtà, non avevano antenati in Europa. Oltre al concorso in falso per l'assenza di antenati in Europa, a Recoba e Oriali l'accusa contesta il reato di ricettazione relativo alla patente italiana ottenuta dal calciatore uruguayano, che faceva parte di un gruppo di documenti rubati negli uffici della Motorizzazione di Latina. Prescritti per falso in bilancio dopo che, il cavaliere in uno dei suoi tanti governi depenalizzò tale reato. Prescritti invece da palazzi nel processo bis di calciopoli, Pesante in particolare il giudizio sui comportamenti del tesserato Giacinto Facchetti, ritenuto colpevole di "illecito sportivo". Tocca adesso alla Roma: quelli del "comanda il nord" milan, Inter, Juve, rubano, il gol di turone. Vi ricordate della famiglia sensi? Quelli che hanno regalato l'ultimo scudetto ai giallorossi? Bene, ricordate la squallida vicenda dei Rolex, che risale alla vigilia di Natale del 1999? Per chi avesse memoria corta o per i bambini che non leggevano ancora i giornali, il fatto è questo: la Roma decise di fare un bel regalo natalizio ai cirenei della domenica. Rolex d' argento per gli arbitri, Rolex d' oro per i designatori Bergamo e Pairetto. La Gazzetta apprese la inquietante notizia, la controllò opportunamente e la pubblicò in prima pagina. Scoppiò uno scandalo, la Lega non ne sapeva nulla, Carraro andò su tutte le furie, i Rolex vennero restituiti. Insomma, un bel guazzabuglio che non mancò di interessare Guariniello e un magistrato di Roma. Oppure quando beneficiarono di un cambio di regole a campionato in corso sull'impiego degli extracomunitari (di cui era zeppa) proprio in concomitanza con la conquista dell'ultimo scudetto. Adesso veniamo al Napoli: i napoletani, i complottisti, quelli che maradona è meglio! Ferlaino fu il presidente del Pibe, in una intervista racconta come Diego, con la complicità della società, dribblava l' antidoping. L' ex presidente del Napoli che trionfò in Italia e in Europa si dilunga sul tema calcio e droga, parla anche di arbitri vicini al Napoli e ad altre squadre. Inoltre,spiega il trucco che avrebbe salvato tante volte («una decina») Maradona: «Se qualcuno era a rischio gli si dava una pompetta con l' urina di un altro, se la nascondeva nei pantaloni della tuta e quando entrava nella stanza dell' antidoping versava nel contenitore delle analisi urina pulita». Sistema che non salvo maradona dalla squalifica nel mondiale americano del '94. Infine la Juve: i ladri, i dopati, quello aiutati dallo stato. Asssolti, con formula piena nel caso doping. Non c' è stata somministrazione di Epo nè di farmaci pericolosi, non c' è stata forde sportiva: i tre scudetti, la Champions League, l' Intercontinentale, le tre Supercoppe e la coppa Italia vinti tra il 1994 e il 1998 sono puliti. Così ha stabilito la terza sezione della Corte d' Appello di Torino. Per la Procura e per Raffaele Guariniello è una sconfitta su tutta la linea, pesante anche dal punto di vista tecnico visto che di fatto i giudici hanno valutato inapplicabile la legge 401/89, quella sull' illecito sportivo. Calciopoli: Tutti gli arbitri e gli assistenti giudicati con l'abbreviato sono stati assolti : Rocchi, Baglioni, Foschetti, Gabriele, Griselli, Messina, Pieri, Dondarini. Nell'ordinario sono stati assolti: Ambrosino, Ceniccola, Gemignani, Mazzei e Rodomonti, mentre sono stati condannati in primo grado quattro arbitri: De Santis, Bertini, Racalbuto e Dattilo. De Santis è stato condannato per frodi che non riguardano la Juventus. Dattilo è stato condannato solo per Udinese-Brescia, quella della megarissa in campo con l'espulsione di Jankulovski suggerita dal segnalinee. Bertini condannato per Juventus-Milan (0-0). C'è poi il caso strano di Juventus-Udinese per cui sono stati condannati Giraudo, Moggi ed i due designatori, ma l'arbitro del match Rodomonti è stato assolto. Infine ci sono i due assistenti Puglisi e Titomanlio condannati in primo grado nel processo ordinario solo per frode e non associati alla cupola. Puglisi è stato condannato per Milan-Chievo unitamente a Meani. Ma il caso più straordinario è quello di Titomanlio condannato in primo grado per la frode di Arezzo-Salernitana. La cosa curiosa è che per questa partita erano accusati lui e Mazzei. Mazzei è stato assolto, quindi quella partita la truccò il solo Titomanlio, senza essere associato, senza ricevere alcun beneficio o vantaggio. L'avrà fatto per diletto, per vedere di nascosto l'effetto che fa. Quindi l'associazione a delinquere ipotizzata inizialmente da 20 associati s'è ridotta a 9. Tra arbitri e assistenti ad essere accusati erano in 18, 12 sono stati assolti. Dei sei rimasti (quattro arbitri e due assistenti, con solo i quattro arbitri associati), solo due arbitri avrebbero favorito la Juventus, ed in un caso (Juventus-Milan 0-0) Bertini non è riuscito a farla vincere. A me va bene così, è bello e fa piacere essere l'alibi di chi arriva sempre secondo. Ci danno importanza e non fanno altro che alimentare il nostro amore verso la vecchia signora.