Passata la bufera del mondiale sfumato, la nazionale si trova annichilita in carenza di bandiere e con dei giovani da dover indottrinare in fretta. Ormai certa la permanenza di Tavecchio alla guida della FIGC, che ratificherà tra poche ore l’esonero di Ventura.

I maggiori esponenti e non del calcio italiano si sono espressi sul candidato migliore alla sua successione: Carlo Ancelotti. " Sarebbe la soluzione più semplice che piace a tutti", cosi Renzo Ulivieri presidente dell’associazione italiana calciatori. L’ex tecnico del Bayern non sarà lasciato solo nella rinascita della nazionale ma verrà affiancato in campo e in dirigenza da persone di spicco.

Situazione simile la ebbe la Fifa con il caso Blatter che scateno l’ira anche di stelle calcistiche come Maradona. Il suo successore, Infantino, intelligentemente sa che il calcio appartiene a chi lo ha vissuto, giocato, studiato e si è circondato di ex giocatori come Van Basten e Boban che stanno portando i frutti sperati.

Un monito nel nostro paese lo ha lanciato Paolo Maldini: "da una delusione così enorme si può ripartire e può diventare un'occasione. Serve un progetto di rifondazione da affrontare senza paura e nel calcio vedo ancora le stesse facce di quando ho smesso con la Nazionale, 15 anni fa".

Un progetto che coinvolga ex bandiere del nostro calcio come il sopraccitato che avrebbe il gradimento di Ancelotti, o Del Piero, Baggio, Albertini e in futuro Buffon. Un progetto gradito alla nazione intera che si sente in qualche modo rappresentata da queste icone e che vorrebbe vedere qualcosa di nuovo e non sentire frasi come:"Opti Poba".

Gente capace di poter dare una sterzata alla situazione, e non dover aggiornare record passivi di sessanta anni fa.