Molto si era capito dall'espressione dell'ormai ex campitano Riccardo Montolivo, nel prepartita di una delle prime uscite stagionali, durante il discorso alla squadra del nuovo arrivato e subito capitano Leonardo Bonucci.

La scelta fatta senza ombra di dubbio, nonostante le dichiarazioni di facciata, non può essere stata gradita da chi fino quel giorno era stato capitano e da chi nel Milan militava già da tempo con l'ambizione di diventarlo in futuro. Imputati e colpevoli della scelta, chi per un motivo chi per un altro, sono stati tutti: Fassone, Mirabelli e lo stesso Montella.

La colpa maggiore è da attribuire agli ultimi due che sportivamente parlando essendo DS e Mr della squadra dovrebbero essere i riferimenti, quelli che dettano le linee guida.

Il gruppo non è coeso, dopo 5 mesi di lavoro l' Ac Milan è squadra solo di nome ma non di fatto. Questo è lampante, si evince da come vengono affrontate le partite, dai gesti e dalle reazioni dei giocatori di fronte alle avversità.

Le cause della situazione imbarazzante che stiamo attraversando possono essere molteplici, ma indubbiamente la gestione dello spogliatotio, a partire dalla sopracitata scelta, è una delle più gravose sul bilancio finale!

La storia non mente, Montolivo fu uno di quelli che fece di tutto per avere lo scalpo di Seedorf, reo di averlo messo in disparte. Dopo l'Olandese, prima di Montella, si sono alternati altri tre tecnici: Inzaghi, Mihalovic e Brocchi. Tutti, nessuno escluso, il buon Montolivo lo accantonarono, chi fin da subito chi lungo la stagione. Nonostante questo, Riccardo è sempre stato tenuto in rosa, nonostante sia un profilo che ha sempre dimostrato di non gradire e condividere le bocciature ricevute nelle ultime stagioni, andando a minare la stabilità del gruppo che chi è stato capitano dovrebbe sapere IMPORTANTISSIMA!

 

Una delle tante grane mai risolte del recente passato e del Milan attuale!