Siamo alle solite, l’eterna telenovela fra Juventus e Napoli prosegue. I partenopei si stanno ancora asciugando le lacrime dopo la sconfitta di Firenze e il probabile campionato compromesso, mentre i bianconeri gongolano della vittoria, se pur discussa, sull’inter.

Oggi però voglio analizzare un fatto che risulti più inerente con il senso della mia rubrica che principalmente ai occupa di tifoserie più che di squadre.
Quanto deve essere difficile essere Juventini a Napoli?

E’ risaputo che il capoluogo campano ha la tifoseria spaccata in due, dove la metà della gente inspiegabilmente si è dedicata al tifo della società bianconera  e questo crea non pochi attriti. Si sa Napoli è verace, Napoli è di cuore Napoli ama la sua città e allora come mai tutto ciò?

E’ proprio questo che crea tensioni e rivalità, nemmeno i napoletani te lo sanno spiegare, forse nemmeno i tifosi partenopei di sponda Juve lo sanno, ma le due tifoserie esistono e si odiano.
Il napoletano verace innamorato della sua città vive tutto ciò come un tradimento è di conseguenza non tollera questo voltafaccia.  Mi viene da pensare invece che una stragrande maggioranza di questi tifosi bianconeri se fossero nati in questo periodo storico di un Napoli vincente forse non avrebbero tifato l’eterna rivale a 1000km da casa.  
I lunghi periodi di militanza nel campionato inferiore della società partenopea probabilmente hanno fatto si che tanti “guaglioncelli” amanti del calcio per avere argomenti di cui parlare decidessero di tifare per la squadra più vincente andando un po’ dove girava il vento.
Questo non sopporta il Napoletano tifoso, quello della curva B, quello dei quartieri spagnoli, quello che ha sangue azzurro e caldo come il vulcano che vede ogni mattina e che alcuni suoi concittadini incitano all’eruzione per sfottò calcistico di dubbio gusto.

Come può un Napoletano tollerare il coro “noi non siamo napoletani” cantato dal vicino di casa? 
Questo è il motivo della rivalità così accanita fra le due tifoserie, semplicemente l’appartenenza, chi tifa juve a Napoli viene visto come un traditore.
Da qui i fuochi d’artificio, e gli eterni sfottò ogni qualvolta che i bianconeri perdono, essere juventino  da quelle parti non deve essere cosa semplice, sei sempre col dito puntato, sei solo, sei bersagliato e più vinci più sei odiato. Se ci mettiamo il carico da novanta del trasferimento del tanto amato Higuain proprio in direzione Torino vediamo che i conti tornano e il sangue partenopeo ribolle.

Le trasferte a Torino sono vietate per i tifosi residenti in Campania e questo dovrebbe far riflettere su quanto le due fazione siano entrate in contrasto, fino a poco tempo fa erano vietate anche ai residenti fuori regione, da quest’anno anche la prefettura non ha potuto trascurare che una partita scudetto come quella di poco tempo fa non poteva essere giocata senza supporters azzurri, non sarebbe stato corretto. 

Non oso immaginare il giorno... quel giorno... qualora il campionato vedesse tornare campione gli azzurri... probabilmente sentiremmo talmente tanti botti da pensare alla fine del mondo.