A 48 ore dalle dimissioni di Carlo Tavecchio impazzisce il toto-nomi per il suo successore in FIGC.
Sono rimasto basito quando ho sentito che in pole position, pronto a rimettersi in gioco, c'è Franco Carraro, se il calcio italiano pensa a fare il gioco delle poltrone, a fare impasti politici senza riformare una volta per tutte il sistema calcio, allora si merita questa agonia.
La disfatta epocale di non essersi qualificati al mondiale in Russia deve essere un punto di inizio, ma inizio vero, non un ricambio di poltrone e di dirigenti senza cambiare niente nella realtà.

I nomi che circolano, Carraro e Abete, sono coloro che ci hanno condotti nel baratro, perché il nostro insuccesso parte da loro.
Va riformato tutto il sistema a cominciare dal criterio gli assegnazioni dei voti nelle elezioni del presidente: la Lega Dilettanti seppur e la lega che conta il maggior numero di iscritti in tutto il paese ha un potere decisionale enormemente sovradimensionato.
Il rischio è trovarci il Sibilia della situazione (niente di personale, ma è un politico consigliere di Grasso e che con il calcio non ha nulla a che spartire).
Se il calcio non capisce che va compiuta una vera e propria rivoluzione regolamentare e umana del sistema, allora non si va da nessuna parte.

Non voglio fare discriminazioni di età perché capisco che il presidente della Federcalcio deve essere una persona competente, che goda di buoni rapporti istituzionali e internazionali, ma che prima di tutto capisca di calcio.
Io ritengo che Adriano Galliani, assistito da ex calciatori competenti, sia l'uomo giusto da cui ripartire.
Che Adriano Galliani abbia voglia di tornare nel mondo del calcio è assodato sta solo aspettando l'occasione giusta. Bisogna solo capire se gli interessa di più un ruolo più attivo vedi presidente di lega di Serie A, un ruolo più di rappresentanza come quello designato al Presidente della FIGC. I suoi rapporti sia a livello nazionale, che politico, che internazionale sarebbero importantissimi per ridare credibilità a questo sport.
Mi auguro che il mondo del calcio lo tenga seriamente in considerazione; credo che con un cambio reale dei vertici, come sarebbe con Adriano Galliani, anche Carletto Ancelotti potrebbe ripensarci e accettare l'incarico da CT.
Sarebbe una coppia perfetta, che se lasciata lavorare con pieni poteri potrebbe seriamente far ripartire questo mondo.

Non ci resta che attendere e sperare.