- Se la Juve dovesse vincere anche questo scudetto, continuerò ad avere tanti anni quanti scudetti. Una frase che va avanti da 5 anni. Ovviamente una casualità. La casualità dell'esser nati nell'82 (per chi di scudetti ne computa 34) o dell'84 (per chi, giustizionalista, ne conta 32). Gli anni passano e i due contatori continuano ad aumentare all'unisono. Solo gli juventini nati nel 1928 hanno vissuto questa congiunzione fra anni vissuti e scudetti vinti, dal terzo al settimo scudetto, con scarsa consapevolezza della cosa, essendo ancora infanti, e i tifosi interisti nati nel 1991, che hanno goduto di questa esperienza dai 14 ai 18 anni (tenendo in considerazione anche lo scudetto di calciopoli). Mentre per i tifosi torinisti, pur avendo vinto 5 campionati consecutivi, il discorso cambia dato che nel mezzo della serie vincente i campionati del 43/44 e del 44/45 non si sono disputati per motivi bellici, alterandone la relazione con gli anni. Oltre agli scherzi della numerologia, questo dato ci informa che vincere in maniera così continuativa è cosa ardua, solo tre volte in più di 100 anni di sport, a prescindere dai meriti della squadra campione o dai demeriti delle compagini avversarie. Vincere è già di per sé cosa difficile, perché devi contrastare la voglia di vincere degli avversari e alla fine dei conti il campione è solo uno. Riconfermarsi poi è ancor più difficile perché non devi contrastare solo la voglia di rivincita degli avversari, ma anche l'appagamento di sé stessi. E chissà quanto dovremo aspettare per avere un altro filotto del genere.