Il Milan sta dimostrando di voler tornare prepotentemente, ed in tempi brevi, tra le big europee!
Questo è almeno quello che tifosi rossoneri si aspettano da una squadra che da troppo tempo ormai non calca i più importanti scenari del calcio internazionale. A fortificare queste aspettative è un calciomercato cospicuo, se consideriamo l’importante somma di denaro già spesa dal club milanese, ma soprattutto studiato, mirato ad acquistare esclusivamente giocatori che realmente servono a migliorare la rosa.

Con l’arrivo di Musacchio, il Milan ha finalmente affiancato al povero Romagnoli un centrale difensivo esperto che ha già giocato nelle competizioni più importanti del panorama calcistico. L’innesto di Rodriguez e di Conti consente al mister Montella di giocare sia con il 4-4-2 che con il 3-5-2, modulo, quest’ultimo, con il quale il giovane ex-atalantino ha giocato l’intera stagione passata e grazie al quale è riuscito ad esaltare le sue qualità di inserimento in area di rigore e di senso del gol sotto porta.
L’acquisto dell’altro ex Atalanta, Frank Kessié, ha portato muscoli e tecnica al centrocampo milanista mentre l’arrivo degli attaccanti Silva e Borini potrebbe garantire al Milan quella giusta determinazione e rabbia che il precedente attacco sembrava aver totalmente smarrito.

In attesa di Biglia, l’ottavo colpo di mercato che completerebbe definitivamente il nuovo centrocampo del Milan e che garantirebbe qualità e visione di gioco in mezzo al campo, quello che manca è una punta in grado di assicurare circa 30 gol a stagione (coppe comprese intendiamoci!).

I nomi che da qualche settimana circolano quotidianamente sulle riviste sportive sono principalmente due.
Nikola Kalinic, attaccante croato della Fiorentina classe 88 che, oltre alla buona media realizzativa sottoporta (20 gol in 41 presenze tra campionato, Coppa Italia ed Europa League nella stagione passata) riveste la stima dell’allenatore milanista soprattutto grazie alla sua capacità di giocare per la squadra partecipando attivamente sia alla fase offensiva che a quella difensiva. L’attaccante ha dichiarato più volte il suo gradimento per il club rossonero e la sua volontà di non rinnovare con la Fiorentina. La trattativa parrebbe dunque semplice.

Discorso diverso per un altro obiettivo del club rossonero, quel Pierre-Emerick Aubameyang, attaccante francese naturalizzato gabonese cresciuto nelle giovanili del Milan, che sembra ormai essere diventato l’ultimo grande desiderio di mercato del duo Fassone – Mirabelli. 
Il calciatore classe 89 del Borussia Dortmund, considerato uno dei migliori attaccanti in circolazione, è una prima punta capace di ricoprire anche la posizione di esterno offensivo nel 4-3-3 tanto amato da Vincenzo Montella. Veloce, tecnico, rapido, bravo nel saltare l'uomo e dotato di grande forza fisica, ha concluso l’ultima stagione tedesca con all’attivo 31 reti in 32 presenze in campionato, 3 presenze ed una rete in Coppa di Germania e 7 goal in 9 presenze in Champions League. Numeri da bomber di razza, da vero top player, numeri che porterebbero i tifosi milanisti a sognare nuovamente di poter vincere qualcosa che manca da ormai troppi anni.
La trattativa per il bomber gabonese è però tutt’altro che semplice sia per la valutazione del cartellino, il club tedesco chiede per il suo attaccante non meno di 60-70 milioni di euro, sia per le richieste d’ingaggio del giocatore stesso che vorrebbe percepire uno stipendio di 12 milioni l’anno.
Le premesse non sono confortanti, ma il Milan ci proverà, deve provarci!
Insomma, su questa splendida torta farcita alla perfezione dagli Chef del Milan, Fassone e Mirabelli, manca solo la ciliegina!

Che sapore avrebbe questo Milan senza un giocatore del calibro di Aubameyang o (la speranza è l'ultima a morire) di un giovane italiano dal cuore rossonero abituato ad alzare la cresta?