C'era una volta un calcio fatto di giocate e campioni ma anche di moduli e tattiche. Oggi la parte "strategica" del calcio sembra essere solo un lontano ricordo e, per citare il mitico Bruno Pizzul, l'unica tattica conosciuta dagli allenatori moderni è il gioco alla "Viva il Parroco"! E così nel torneo più prestigioso del mondo, la Champions League, assistiamo ai vari 5-1/1-5 dei Baveresi nei confronti dei Gunners, o l'incredibile quanto discusso 4-0/6-1 dei catalani sui francesi, o ancora i 4-0 dei ragazzi di Dortmund sul Benfica o ancora il 5-3 di Guardiola sui monegaschi. Punteggi degni del Baseball, mentre nel calcio fino a poco tempo fa rappresentavano le eccezioni e non la regola. Però in tutto questo un dato significativo sta emergendo: i tecnici italiani figli di Coverciano, che professano il credo di un calcio molto tattico, si sono rivelati negli ultimi anni gli allenatori più vincenti d'Europa e, stando alle proiezioni di quest'anno, probabilmente la forbice di trofei vinti nei confronti dei colleghi stranieri è destinata ad allagarsi. Se infatti prendiamo in considerazione i 5 maggiori campionati europei (Liga, Premier, Bundes, Serie A e Ligue 1) + la Champions League dal 2010 in poi, noteremo come i nostri tecnici abbiano ottenuto i risultati più significativi. Gli Italiani si piazzano al primo posto con 11 titoli conquistati, seguono i tecnici spagnoli con 9 titoli, i francesi con 6 titoli, i tedeschi con 4 titoli, gli argentini con 2 titoli, i portoghesi (Mourinho) con 2 titoli e gli scozzesi (Sir Alex Ferguson) con 2 Titoli. In "casa Italia" quest'anno dovrebbero finire 3 scudetti sicuri: uno dalla Premier (Conte), uno dalla Serie A (Allegri, Spalletti o Sarri) e uno dalla Bundesliga (Ancelotti). E chissà che proprio grazie a Carletto o Max non arrivi anche il 4 titolo dalla Champions! Lasciamo il calcio dell'oratorio agli altri, noi teniamoci la grande strategia Made in Italy. Come diceva infatti Winston Churchill "Gli italiani giocano le partite di calcio come se fossero guerre e vanno in guerra come se fosse una partita di calcio".