A giustificare il crollo rossonero, che peraltro si ripete inesorabile ogni fine stagione da anni, sono spesso intervenute osservazioni che insinuano che, dopo una rincorsa furibonda, con la squadra che per ben due mesi e mezzo si è messa a correre, ora la benzina è finita.

Al di la’ del fatto che le vere squadre corrono per almeno tre quarti delle loro stagioni, la cosa sorprendente del Milan non sta nel fatto che abbia smesso di correre, ma che con le pedate nel sedere di Rino abbia iniziato a farlo! 
Tra le voragini di questa banda musicale, spicca infatti che non sono giocatori adatti alla corsa. Avete mai visto il buon Suso durante i contropiede che blocca sistematicamente? Io lo osservo ogni volta: ha il sedere che fa le scintille sul prato!
Quindi primo errore di mercato grossolano: quasi nessuno ha la corsa nel DNA e chi ce l’ha l’ha lasciata in Svizzera. E senza corsa sei già una squadra dimezzata. A questo va aggiunto il muro, già accennato prima, che Suso e Bonaventura, spero entrambi in partenza, oppongono sistematicamente ai contropiedi all’acqua di rose: uno spara in tribuna, l’altro si accentra e perde palla. Nessuno smarca una batteria di attaccanti da latte alle ginocchia già per conto loro. 
Stendiamo il velo sul centrocampo: Kessie è la controfigura di Kucka, il che è tutto dire. Almeno il secondo segnava qualche gol. A Biglia se chiedi un filtrante che superi i tre metri, si volta dall’altra parte.
La difesa è il reparto che abbiamo davvero sistemato, ma le spade di Damocle di Donnarumma e Bonucci, dati in partenza, sono un rischio, anche se Reina va benissimo e per i preliminari di EL, dove non faremo nessuna strada, va benissimo Musacchio.