La gara tra Viola e Partenopei assume un’importanza rilevante per il cammino di entrambe le compagini. La lotta alla Champions – quest’anno – è più viva che mai ed a turno, le varie contendenti, sembrano dimostrare di poterla spuntare sulle avversarie. Lo ha dimostrato il Napoli, riuscendo a trovare quella continuità di risultati fondamentale per restare li, nei piani alti della classifica. Lo ha dimostrato la Fiorentina di Paulo Sousa, giocando un calcio spumeggiante e proponendo – nello stesso tempo – tante novità tattiche, provando che la duttilità è forse la componente più importante per uscire dall'anonimato. Lo sta dimostrando la Roma,quella che delle tre, a nostro parere, possiede la rosa sulla carta più forte. Il toscano Spalletti è arrivato forse al momento giusto riuscendo a dare – finalmente – un’identità ad una squadra sempre troppo anonima. Ed i risultati – al di la delle polemiche sul caso Totti – si stanno vedendo e soprattutto, sono l’unica cosa che conta. Pertanto, la sfida tra Fiorentina e Napoli, giocherà un ruolo importante (ma non decisivo) nella lotta alla Champions anche perché arriva proprio appena entrambe le compagini hanno abbandonato – per l’ennesima volta – la scena europea, lasciando la Lazio unica compagine italiana ufficialmente in corsa in campo europeo, aspettando Roma e Juventus. Al di la di quale sarà il risultato finale dell’incontro del Franchi, crediamo che la lotta al terzo posto resterà aperta sino alla fine. Forse la Roma, a nostro avviso, ha qualcosa in più delle dirette rivali; ma crediamo che l’equilibrio verrà spezzato solo nelle ultimissime giornate. Mentre invece sembra che il discorso scudetto sia una corsa a due tra Napoli e bianconeri, con la Juve favorita per vari motivi: la compattezza di una rosa ringiovanita ma comunque al top; l’estrema abitudine alla vittoria, soprattutto se paragonata a Roma e Napoli; e l’intelligenza tattica di Massimiliano Allegri, capace di tirar fuori sempre il meglio dai propri calciatori. Come detto, è davvero difficile ipotizzare quale formazione alla fine conquisterà i posti Champions ma – di sicuro – pensiamo che qualsiasi squadra ci arriverà dovrà onorare prima l’eventuale play-off di qualificazione; e poi, in un secondo momento, la competizione europea stessa. L’Italia calcistica, ha bisogno di tornare a fare la voce grossa in Europa e non può più farlo solo con un team chiamato a difendere la bandiera tricolore.