Siamo arrivati a questa decima partita di campionato con molte certezze che la partita del San Paolo ha ratificato, ma guardando con sospetto e preoccupazione alla sfida con la Sampdoria, squadra in gran forma e ben orchestrata da mister Giampaolo, capace di annichilire il Milan poche settimane fa e di asfaltare il Crotone sabato scorso.

Ma quella che abbiamo visto in campo nella prima ora è stata probabilmente la migliore Inter della stagione.
Dopo pochi minuti di equilibrio il gol di Skriniar ha galvanizzato la squadra che ha preso in mano la partita, ha raddoppiato con una perla balistica del capitano che nel secondo tempo, con un'azione simile a quella che ha sbloccato il derby, sembrava avere chiuso le ostilità. Una supremazia netta condita da un bel gioco, 3 legni (uno dei quali colpito da Perisic con un tiro da 45 metri alla Stankovic), velocità, equilibrio, posizioni perfette, ottime prove individuali di tutti, compreso un impeccabile Nagatomo. 
Per una volta ci preparavamo ad affrontare con serenità l'ultima mezz'ora di partita con la possibilità di vedere altri gol e qualche giocatore tipo Karamoh che con la sua velocità e freschezza poteva rendersi utile alla squadra e farci divertire.

Ma così non è stato. Improvvisamente abbiamo (con qualche giorno di anticipo) abbandonato l'ora legaleportando indietro le lancette dell'orologio di un'ora e siamo ritornati a considerare la Sampdoria la nostra bestia nera. Abbiamo cercato di amministrare la partita abbassando i ritmi ed il gol della Sampdoria ha aumentato a dismisura la nostra preoccupazione anche perché qualche giocatore appariva stanco. Il pallone è diventato improvvisamente un peso di cui liberarsi. Il gol di Quagliarella all'85esimo ci ha fatto temere di incappare in una beffa ma alla fine possiamo dire con convinzione che la vittoria è meritatissima.

La Sampdoria è una squadra che mi risulta storicamente molto simpatica, per quella maglia 'cerchiata' che da bambino mi sembrava diversa dalle altre, per averci divertito per anni grazie a campioni assoluti come Vialli e Mancini ma soprattutto per averci ceduto in estate un talento tosto come Skriniar e, pochi anni fa, addirittura un campione di valore assoluto come Icardi è diventato. E, con il finale di partita di ieri, la Samp ci ha fatto un altro favore: ci ha ricordato che le partite non sono mai finite fino al triplice fischio arbitrale, che bisogna mantenere sempre la soglia di attenzione al massimo e che il mister dovrà sicuramente lavorare per migliore la gestione del vantaggio da parte della squadra.

Comunque dopo 10 giornate i numeri sono sicuramente dalla nostra parte e se il Genoa stasera facesse il miracolo...