Se c'è una squadra che più delle altre non meriterebbe la retrocessione, questa è il Benevento. E mai come quest'anno la classifica, presso la "zona rossa", è bugiarda.
Il Sassuolo che ha disputato un'annata non brutta, bruttissima è salvo perché risvegliatosi nel finale.
Il Crotone che non ha mai demeritato con le big (vedi Juventus e Napoli, ndr) rischia di andare immeritatamente in Serie B, nonostante l'ottimo lavoro svolto nell'ultimo periodo da mister Zenga.
La Spal che ha portato via punti preziosi a Juve e Inter potrebbe retrocedere, anche se la lotta rimane apertissima con Chievo (irriconoscibile), Cagliari (inguardabile) e il già citato Crotone.
E infine c'è il Benevento. Gli stregoni di Roberto De Zerbi con la vittoria clamorosa di ieri nel tempio del "San Siro" continuano a rimanere a galla. Da capire se per qualche ora o per ancora una giornata in base a cosa accadrà oggi. 

L'allenatore bresciano è subentrato a Baroni lo scorso 23 ottobre. L'accoglienza non è stata calorosa a causa del passato foggiano del tecnico: Foggia e Benevento diedero vita a una vera e propria battaglia in Lega Pro nella stagione 2015-16, vinta dalla seconda a discapito della prima. Gli ultras gli gridavano: "De Zerbi zingaro!" e innumerevoli cori intimidatori. Roberto, però, pian piano si è guadagnato la fiducia del Vigorito a suon di prestazioni. Purtroppo i risultati non sono stati soddisfacenti. Vuoi per sfortuna, vuoi per mancanza di lucidità, i campani hanno lasciato per strada punti importanti soprattutto nei minuti finali in diverse partite, condannandosi così alla (quasi) certa e matematica retrocessione. Il risultato incredibile e insperato di ieri sera comunque ha lasciato tutti esterrefatti.
Credere nella vittoria del Benevento contro il Milan a San Siro era impossibile. Ma De Zerbi e i suoi hanno sorpreso ancora una volta ottenendo tre punti storici perché i primi in trasferta in Serie A. 

La rete messa a segno è stata di quel Pietro Iemmello che aveva già timbrato il cartellino a S.Siro. L'anno scorso, infatti, Re Pietro (così ribattezzato dallo Zaccheria di Foggia quando ha militato qualche stagione fa) mise KO i neroazzurri con una sua doppietta. Evidentemente, il centravanti ha voluto riprovare l'ebbrezza di "purgare" ancora una milanese. Questa volta trattasi, però, del Milan. La partita contro l'Inter fu la prima da titolare con la maglia del Sassuolo e Iemmello riuscì a ripagare la fiducia dell'allenatore con due gol da attaccante di razza non facendosi ipnotizzare nemmeno da un grande portiere quale è Samir Handanovic. In Lega Pro, Iemmello con la maglia del Foggia ha segnato 37 reti in 42 partite. Mica male! Dopo la parentesi al Sassuolo, l'ultimo giorno di calciomercato ad accaparrarsi le sue prestazioni è stato proprio il Benevento. L'inizio non è stato semplice complici vari infortuni e infiammazioni al ginocchio con cui ha litigato per 78 giorni circa. Con l'approdo di De Zerbi con il quale ha avuto modo di lavorare già, appunto, ai tempi del Foggia, per il "Re" è stato tutto molto più semplice.
E dopo sei mesi dall'ultimo gol contro il Cagliari che risale allo scorso 25 ottobre, il bomber nativo di Catanzaro ha ritrovato la via del gol proprio nell'amato San Siro. 

Chissà se l'anno prossimo la sua "gavetta" continuerà in qualche provinciale di Serie A o deciderà di fare un'esperienza in qualche squadra di B...
Difficile dire addio al feeling instaurato con lo stadio delle milanesi. Vuoi vedere che le due gli hanno messo gli occhi addosso?