Archiviata l’ennesima sconfitta (1-3) con tanto rammarico – Inter cinica e brava ad approfittare delle poche occasioni create – e qualche polemica – cartellino giallo al diffidato Diamanti – il Bologna si appresta ad affrontare l’insidiosa trasferta di Torino, avversario l’imbattibile Juventus di Antonio Conte, o di Massimo Carrera, o di Angelo Alessio… Certo partita peggiore non poteva capitare in questo momento. Il Bologna ha soli 7 punti ed ha bisogno immediato di rialzare la china, Pioli non è più indiscutibile come qualche mese fa, ed andare a giocarsi le (forse) ultime chances proprio contro i campioni d’Italia non è il massimo. A ciò si aggiunga che i Rossoblu saranno privi di capitan Diamanti, misteriosamente ammonito nell’ultima gara. Assenza che si somma ad una già corposa lista di indisponibili: da Perez e Portanova – in questo momento sarebbero fondamentali – a Natali e Acquafresca, oltre al ribelle Gimenez ed al secondo portiere Curci. Spetta quindi a Pioli schierare una formazione in grado di tener testa all’attacco bianconero (20 reti segnate con 12 giocatori diversi) e capace di poter impensierire la miglior difesa del campionato (la classifica dice che sono solo 4 i gol subiti). L’undici titolare prescelto dovrebbe esser composto da Agliardi e da una difesa a 4 con Motta (o Garics?) e Morleo ai lati, Cherubin e Antonsson centrali; Koné, Pazienza e Guarente i centrocampisti, davanti ai quali agirà Taider come trequartista apparente (con il vero compito di disturbare Pirlo nell’impostazione del gioco) dietro le punte Gabbiadini e Gilardino. Tecnico emiliano spesso criticato per ritardare i cambi; poi si legge la panchina a sua disposizione, e si osserva che ben pochi tra le riserve rossoblu giocherebbero nelle migliori squadre di serie B. Ma – si sa – spesso è l’allenatore a pagare le mancanze della società, e quindi in caso di un risultato negativo, la guida tecnica potrebbe sciaguratamente anche cambiare. Unico appiglio per i Rossoblu sono le precedenti trasferte all’ombra della Mole (tra Olimpico e Juventus Stadium): dalle «due pere al Comunale» di Di Vaio nella stagione 2010-2011 al momentaneo vantaggio di Portanova nell’1-1 della scorsa stagione, senza dimenticare la rete in extremis di Raggi che costrinse i Bianconeri fino ai supplementari durante gli ottavi di Coppa Italia, poi decisi da una prodezza di Marchisio. La Juventus allenata da Conte non conosce cedimento, essendo imbattuta dall’esordio del settembre 2011 (4-1 contro il Parma di Colomba) e mira ad eguagliare il record di imbattibilità del ‘Milan degli Invincibili’ di Fabio Capello, fermo a quota 58 risultati utili consecutivi ottenuti tra il ’91 ed il ’93. La Vecchia Signora ne ha già totalizzati 48 (di cui un pareggio risalente alla gestione Del Neri) e dalle parti delle Due Torri si spera che prima o poi lo spettro della sconfitta debba pur tornare, magari a cominciare dalla notte di Halloween! Non succede, ma se succede…