Se c'è una società nel nostro campionato che, nonostante il blasone internazionale, ha sempre puntato sui giocatori made in Italy è proprio la Juve. Perchè sì, è arrivato Douglas Costa, ma non ha precluso l'arrivo di Bernardeschi. Va bene avere un giocatore di fiducia come Benatia, ma non si vende Rugani, si blocca Caldara e, su indicazione di mister Allegri, si farà un tentativo per Romagnoli mentre si rivalorizza pure un giocatore da tutti ritenuto bruciato come De Sciglio. Va bene Matuidi, ma si punta anche su Pellegrini, Cristante o Barella, con un occhio al già juventino Mandragora (in prestito al Crotone). La Juve da sempre ha nelle radici italiane il suo zoccolo duro, per questo da decenni ormai si parla di Ital-Juve.

Eppure non sempre le ciambelle vengono col buco, perchè è notizia di solo una settimana fa che la Juve ha perso uno dei talentini più promettenti del futuro azzuro, parliamo ovviamente di Pietro Pellegri. Il 16enne è volato verso la superlussuosa Monaco, con un superlussuoso ingaggio di circa 1 milione all'anno. Il rimpianto rimane, e a qualche tifoso sarà tornata alla memoria una vicenda simile di qualche anno fa, con un altro italiano che volava verso lidi francesi (Verratti), ma la Juve non dispera perchè l'alternativa è già in casa, ed è Moise Bioty Kean. Altro italiano, altro Millenials, scuderia Raiola (che già è una mezza garanzia) e un caratterino grezzo e ancora da raffinare, ma che gli sta permettendo di trascinare sulle sue spalle, non ancora maggiorenni, un'intera squadra.

TRA ALTI E BASSI LA JUVE LO BLINDA - L'avventura di Kean con il Verona non era cominciata benissimo in realtà. Prestazioni discontinue, la squadra che non ingrana e le contestazioni dei tifosi verso la società. Difficoltà comprensibili per un giocatore di 17 anni, ma il giovane di Vercelli ha disinnescato i dubbi dei tifosi con una doppietta messa a segno contro la Fiorentina, portando il suo score personale a quota 4 in una stagione ancora da portare a termine. Tanto è bastato alla Vecchia Signora per mettere da parte ogni dubbio. Kean non si tocca. Rifiutata la richiesta di prestito con ingaggio pagato dal Leeds e rifiutate anche altre offerte a titolo definitivo fra Premier e Eredivisie, con possibilità di grosse plusvalenze. Se Pellegri è andato via Kean è il futuro. Rimarrà a Verona fino a fine anno e poi si vedrà in estate, con un'altra probabile esperienza in prestito nella A italiana con varie società amiche interessate (Sassuolo, Cagliari, Atalanta etc.). Scongiurata quindi per il momento anche l'ipotesi cessione con recompra e riscatto con contro-riscatto attuata con altri talentini italiani come Caligara, Romagna, Orsolini o Mattiello.

MILAN DEL PRESENTE, ITAL-JUVE DEL FUTURO - In Italia c'è solo un'altra big che, prendendo a modello proprio la Juve, sta puntando sui talenti italiani: il Milan. Proprietario dei cartellini di Donnarumma, Romagnoli e Locatelli (giocatori che guardacaso la Juve continua silenziosamente ad osservare), ma anche di Plizzari, Conti, Calabria, Zanellato e Cutrone. Il Milan però ha iniziato ad ingranare, in maniera un pò tardiva, solo di recente, e ciò potrebbe portare a delle dolorose cessioni in caso di probabile mancata qualificazione in Champions per il prossimo anno.  La Juve quindi osserva, ingolosita soprattuto dall'estremo difensore ed il centrale mancino, e chissà che non arrivino un giorno anche loro nell'Ital-Juve, magari con il giovane Kean come prima punta.