Finalmente, dopo due mesi di trattative estenuanti, con soldi buttati qua e la come fossero scontrini da gettare nell'immondizia (alla faccia del Fair Play Finanziario) e debiti da sanare, si è chiuso un calciomercato scoppiettante. 
Nell'ultimo giorno, la Juventus ha ceduto in prestito all'Hellas Verona il talento Moise Kean; subito la popolazione bianconera è andata in subbuglio, perché credono che con la sua cessione manchi un vice Higuain, in caso di assenza anche per un semplice raffreddore. 

Tanti tifosi e addetti ai lavori, non sono contenti a pieno della campagna acquisti, per svariati motivi: 

  • giudicano la corsia di destra, dopo l'addio di D. Alves, molto debole con De Sciglio non opportuno alla causa, Lichsteiner in età ormai avanzata per reggere 90 minuti e Cuadrado non in grado di fare la fase difensiva; 
  • la mancanza del centrocampista top player; 
  • la cessione del giovane attaccante unica vera soluzione come alternativa al Pipita.

Ma, riflettendoci bene, il mercato condotto da Marotta & C. è stato mirato ad una evidente soluzione tattica, che potesse essere camaleontica durante il corso dei match. Ha acquistato un mix di giovani promesse (Bernardeschi, Bentancur) e meno giovani, ma con esperienza internazionale alle spalle (Matuidi, Howedes, D. Costa, De Sciglio stesso), ed ha resistito alla carica di Chelsea e Barça per due grandissimi calciatori come Alex Sandro e Dybala. A questa campagna acquisti, l'unico neo è l'assenza di un centrocampista esperto che impostasse il  gioco e facesse avanzare Pjanic in fase offensiva.

Tornando alla cessione di Kean, Allegri potrebbe aver visto in ottica futura una formazione impostata sul 4-3-3, in mancanza o in sostituzione della punta centrale come Higuain, con Dybala falso nove e D.Costa o Mandzukic o anche il rientrante Pjaca da un lato, Bernardeschi e Cuadrado dall'altra, a compiere un attacco stellare impostato sulla qualità, sviluppo del gioco palla a terra, e scambi ravvicinati. 
D'altronde, il funambolo bianconero è uscito da Palermo proprio come centravanti; questa situazione tattica potrebbe portare ad una Juventus più spettacolare e imprevedibile.

L'inizio di stagione ha mostrato (seppur con alcune lacune più dal piano fisico che tecnico - tattiche), una squadra che pensa a realizzare un goal in più degli avversari (come accade spesso in campo europeo) invece che a svolgere prettamente la fase difensiva per poi attaccare in contropiede. Sarà la svolta di mentalità tanto voluta dai supporters bianconeri, nell'affrontare la Champions e uscirne vincitori?

Come diceva Rino Gaetano, in una sua celebre canzone: "Chi vivrà, vedrà!"