E' giunto il momento di salire quell'ultimo scalino che conduce all'attico del continente. Non al cosiddetto tetto d'Europa, è una definizione che non mi è mai piaciuta, sembra quasi un'immagine da alluvionati in cerca di salvezza dalle acque impazzite di un fiume o di uno tsunami. Facciamolo questo passo definitivo, manca davvero un soffio, e la serata di Madrid ci ha dimostrato che siamo proprio lì, ad un niente dalla suite delle Grandi.

Se per una stagione si scegliesse di sacrificare il bilancio per una giusta causa, cioè l'assalto al trono continentale, non ci sarebbe niente di così scandaloso. Anche perchè azzeccare la mossa significherebbe avere poi un ritorno mostruoso in fatto di merchadising, sponsor, premi, appeal per i prossimi anni sia per quel che riguarda i top player (e avremmo più soldi per pagare certi stipendi) sia per altri investitori che potrebbero avvicinarsi al marchio Juventus come fanno già per altri top club.

Sarebbe uno scatto sensazionale verso quel cambio di mentalità tanto agognato e mai veramente avvenuto, che partirebbe dalla dirigenza societaria investendo a cascata tutta la piramide, fino ad allenatore e giocatori che ne sarebbero contagiati e la riverserebbero in campo. Quella mentalità necessaria per essere vincenti sul serio, e non stare lì ad aspettare i tempi supplementari, bensì a cercare il colpo di grazia fino all'overtime nonostante la stanchezza.

E' una scommessa, è vero, ma va fatta. Perchè se restiamo sul pianerottolo ad aspettare l'ascensore (che è sempre occupato) non ci muoveremo mai e resteremo sempre all'ombra dei soliti 3 o 4 top club più eventuali new entry sulla cresta dei petroldollari. Siamo davvero disposti ad aspettare che squadre senza storia come Manchester City e Paris S.G. arrivino prima di noi ai piani più alti dell'elite europea? Siamo davvero disposti ad accontentarci di fare gare sofferte in patria contro squadre invisibili al resto del mondo?

Francamente io no, e da tifoso vorrei finalmente vedere questa evoluzione capace di farci tornare ad essere quello squadrone che intimoriva ed emozionava grandi tecnici come Ferguson negli '90... Quello squadrone capace di fare il record di gare consecutive in Champions League (ben 43, dal 1995 al 1999) che mai è stato battuto da nessun'altra squadra, nemmeno da Real, Barcellona e Bayern, tanto per citare i 3 top club maggiormente in auge nell'ultimo decennio.

Søren Kierkegaard (che sicuramente era juventino, ma non l'ha mai saputo) tuonerebbe Aut-Aut !... Che si faccia una scelta coraggiosa, seppur rischiosa, o si scelga di non scegliere restando incompiuti e mediocri, aspettando un ascensore che non arriverà mai quando basterebbe semplicemente salire qualche gradino in più.