Come era facile aspettarsi, la partita Juventus - Atalanta è stata rinviata a data da destinarsi per le condizioni meteorologiche avverse che si sono abbattute intorno alle 17 su Torino.
Scelta giusta, anche perché in quella circostanza lo spettacolo in campo sarebbe stato pessimo e l'incolumità dei calciatori a rischio. Problemi che i bianconeri non possono permettersi, dato il periodo "clou" che stanno per affrontare. Campionato, Champions e Coppa Italia, tutto si decide in un mese. Sei partite che possono decretare una stagione top oppure flop, il futuro di Allegri in bilico e tante altre cose... La Juventus dovrebbe essere contenta di non aver giocato, anche se bisogna dire che il compito sarebbe stato più agevole a causa delle tante assenze nei bergamaschi.

Però la storia insegna che la neve non ha portato mai bene. Sono ancora cocenti le delusione turche e polacche. Galatasaray nel 2013 e Lech Poznan nel 2010. In ambedue le circostanze furono i fiocchi bianchi ad essere protagonisti e riservare brutte sorprese. Eclatante la partita di Champions che, per motivi di visibilità, fu disputata il giorno dopo di quello prestabilito, ma alle 14:30, nonostante le condizioni del terreno di gioco fossero a dir poco scandalose con gran parte di campo ricoperto dal fango. Sneijder punì Buffon e compagni eliminandoli dalla fase a gironi.
Tre anni prima stesso scenario con la differenza che non vi era la presenza di fango, ma il campo era completamente innevato e la neve continuava a scendere copiosamente.
Capite bene che i club italiani non sono abituati a queste condizioni, ma nonostante questo la partita si concluse con il risultato di 1-1. Pari inutile data l'eliminazione dall'Europa League.

Due avvenimenti passati che fanno una prova, la vittoria è stata non giocare. Poi consentitemi di dire che l'unico che avrebbe potuto disputare l'incontro era Mandzukic in maniche corte.