Ci risiamo, a pochi giorni dopo la debacle con la fiorentina con conseguenti invettive trite e ritrite su allenatore e giocatori arriva, puntuale, la vittoria contro la lazio e, nuovamente, tutti sul carroccio, complimenti ad allegri e giocatori. Il copione visto e rivisto in questi ultimi 2 anni e mezzo (anche da prima, ma particolarmente da quando allegri è al timone).Arriva una sconfitta per una squadra abituata a vincere e scattano allarmismi ed isterie degne del miglior film sulla fine dei tempi.Passano tre giorni, si fa una bella partita condita da vittoria e si dimentica tutti, insulti all'allenatore compresi. Io francamente faccio fatica a capire tutti quei giornalisti e tifosi che cambiano idea e posizione in maniera così repentina e totalizzante.Magari il tifoso continua a criticare l'allenatore (e chi se no?Anche se questo ha mostrato tantissimo) e cambia giudizio solo sulla squadra, il giornalista invece cambia posizione in base a come soffia il vento, specie quel giornalista-tifoso. Non lo tollero, è disinformante, fuorviante e fazioso, oltre che poco sportivo.Sì signori, poco sportivo perchè a firenze si è messa troppa enfasi su un allenatore che sì sbaglia (come tutti del resto) ma che finora ha mostrato grandi qualità e portato risultati.Sulla squadra che probabilmente qualche limite l'ha fatto denotare ma la cui colpa non è totalitaria, facendo passare in sordina la grandissima prestazione dei viola che hanno dominato, giocato bene e soprattutto meglio della juve.Non dar merito all'avversario e parlare solo di demerito nostro è assolutamente antisportivi, oltre che arrogante. Detto questo passo alla partita contro la lazio, oggi il tifoso, giornalista e tifoso-giornalista esalta i meriti di allegri, meritevole di aver "finalmente" (per loro) rischiato, meriti di una squadra che ha "finalmente" mostrato il gioco che ci si aspetta da loro.Si pone l'accento sul modulo e sul calcio spettacolo. Bene amici, premesso che il gioco è stato si bello (non bellissimo, ma bello, piacevole e basta), e che l'allenatore abbia fatto le scelte giuste (ma francamente di rado sbaglia dato che ha di ostrato essere un ottino tecnico nonostante, magari, qualche scelta poco azzeccata del passato...ma si sa, quando sbagli lo rimarcano tutti, quando incanni il colpo è solo "normale") io trovo che la vera e reale novità debba esser letta tra le righe, ovvero che SE le premesse di un cambio di modulo, passando al 4-2-3-1/ 4-3-1-2 sono queste (io d'altronde l'aveoi già ipotizzato in questo articolo http://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/complimenti-al-milan-juve-da-rivedere) e SE queste premesse trovano continuità, allora, forse, davvero potremmo parlare di questa nuova juve irta di campioni come una squadra con una sua identità, sotto tutti gli aspetti: gioco, modulo ed interpreti.Insomma se quella di conte era la juve del 3-5-2 questa potrebbe essere la juve del 4-2-3-1 o 4-3-1-2.Tutto sta negli equilibri. Io mi fido di allegri, ha saputo sempre portare un minimo di cambiamento in punta di piedi, adattandosi ai suoi interpreti e senza avere la presunzione di imporre la sua idea di calcio con i giocatori sbagliati e questo, cari amici, è un pregio, non un difetto come spesso fate notare. Ora vi saluto, alla prossima isteria di massa... Andrea F.