Se il futuro di Alvaro Morata è ancora avvolto nel mistero ed incerto con la Juventus che, in vista della prossima stagione (e, vien da se per molte altre ancora) spera di poter contare sulle prestazioni del centravanti spagnolo, relativamente al destino di Domenico Berardi non vi sono più incertezze. Il calciatore, ha espresso il desiderio di restare in Emilia e, vista la sua determinazione Juventus e Sassuolo hanno deciso di accontentarlo. Ciò che ha pesato ed inciso nella valutazione di Berardi è stata da una parte la possibilità di disputare come titolare Campionato ed Europa League e dall’altra il timore di essere schiacciato da una concorrenza agguerrita come quella che appartiene ad una grande squadra, Juventus inclusa. Il mancato approdo di Mimmo in bianconero, - sul quale la Juventus, in virtù degli eccellenti rapporti con la società neroverde, mantiene una corsia preferenziale per la prossima sessione estiva di mercato – comporta un risparmio di 25 milioni di euro con la coppia Marotta/Paratici che, ora è chiamata a decidere se usare il tesoretto per provare ad accaparrarsi definitivamente i servigi di Alvaro Morata oppure destinarlo all’acquisto di un secondo centrocampista di qualità, indispensabile, tanto per alzare ulteriormente il tasso qualitativo della mediana quanto per fronteggiare il lungo stop di Claudio Marchisio con i nomi di Andrè Gomes del Valencia e Javier Mascherano del Barcellona che sono cerchiati in rosso nella lista compilata dai funzionari di Corso Galileo Ferraris. Se la decisione fosse di mia competenza, userei una parte di questa somma per acquistare l’esterno del Sassuolo Nicola Sansone. Siamo al cospetto di un calciatore moderno, capace di svolgere con grande profitto entrambe le fasi, si tratta di un attaccante esterno/seconda punta di piede destro che, solitamente, Eusebio di Francesco schiera sul versante sinistro del proprio tridente d’attacco ma che è in grado di giostrare anche nel settore destro dello stesso. Il ragazzo, racchiude in se giovane età, - è un classe 1991 – tecnica, velocità, imprevedibilità, fiuto del gol e voglia di emergere che, in parole semplici significano fame di vittorie; inoltre, se a tutto ciò si aggiunge che, il giocatore è un autentico specialista nelle palle inattive, alias i calci di punizione e che, pur essendo nato a Monaco di Baviera è italiano poiché i genitori sono originari di Novi Velia, comune in provincia di Salerno ne esce un miscuglio decisamente interessante. Il dettaglio sulla nazionalità, è particolarmente sfizioso in chiave Juventus visto e considerato che, da sempre la “Vecchia Signora” costruisce le proprie vittorie su uno zoccolo duro italiano poiché quest’ultimo risulta fondamentale per trasmettere il senso d’appartenenza, ossia i valori del club ed affrontare le difficoltà che si presentano nella quotidianità, ma anche in chiave azzurra esso risulta prezioso se si pensa che, storicamente la Juventus offre molti atleti alla Nazionale Italiana.