"Toda joia toda beleza...". Questo il titolo e il ritornello della celeberrima canzone del 2007 cantanta da Roy Paci & Aretuska. A passare da 'Toda joia' a 'La joya' ci vuole davvero molto poco e il gioiello, come dice il suo soprannome, di cui stiamo parlando risponde al nome di Paulo Dybala. Il funambolico talento argentino, di origine italiana grazie alla nonna materna, sta diventando sempre più uomo simbolo della Juventus.

EREDITA' PESANTE - Da Platini a Tevez, passando per due mostri sacri come Baggio e Del Piero. La maglia numero 10 ha sempre avuto un fascino particolare, quasi magico, quasi come donasse l'invincibilità e la qualità massima a quei pochi fortunati calciatori in grado di indossarla senza farsi trovare impreparati dall'enorme responsabilità che lega quel numero agli occhi dei tifosi. Tornando all'inizio del paragrafo, gli ultimi numeri 10 della Vecchia Signora sono stati dei veri e propri trascinatori del popolo torinese. Sono stati gli eroi di epoche diverse tra loro anche se protagonisti di una staffetta nel corso della stessa stagione, come successe tra il campione Baggio e la giovane promessa Del Piero.

ELEMENTO CARDINE - Inutile negarlo, ma le casacche più vendute negli store ufficiali delle varie squadre sono quelle con il numero 10 sulle spalle e, se abbinata ad uno dei maggiori talenti della squadra, allora le vendite procedono spedite. Oltre che ad una pura e fredda decisione economica, i dirigenti della Juventus hanno fatto questa scelta anche per ribadire per l'ennesima volta quanto Dybala fosse al centro del progetto della squadra allenata da Max Allegri, formazione nella quale si candida ad essere punto fermo per molto tempo ancora, con buona pace del Barcellona e degli altri top team da tempo sulle sue tracce. I tifosi juventini rivedono tante somiglianze tra Dybala e il primo Del Piero e sperano che, la Joya non faccia la stessa fine di Pogba, ceduto allo United dopo neanche un'anno dall'incoronazione come nuovo numero 10 bianconero.