Se dovessero trovare conferma le notizie di stampa che vogliono Andrea Pirlo pronto a tornare alla Juventus con il ruolo di ambasciatore nel mondo, una parte della tifoseria sarebbe molto perplessa poiché ritiene – considerati i trascorsi rossoneri del fuoriclasse bresciano – che il ruolo spetti all’ex capitano bianconero, ma si sa che il rapporto tra le società e le proprie bandiere molto spesso è complicato. Basti pensare al rapporto tra la Juventus e Alessandro Del Piero durato 18 anni tra trionfi – tanti – e sconfitte – poche – per poi interrompersi tra cose dette, frizioni e incomprensioni. Ora però è giunto il momento di voltare pagina, parlare, confrontarsi e chiarirsi per ritrovarsi e ripartire insieme facendo in modo che le rispettive strade tornino a incontrarsi per poi intrecciarsi; non è infatti normale che un amore profondo come quello che c’è tra la Juventus e Del Piero non possa vivere solamente a causa di cose dette, frizioni e incomprensioni. Del Piero e la Juve sono una cosa sola, l’una senza l’altro non possono stare perché sono anime gemelle. Nel calcio moderno l’aspetto commerciale sta diventando sempre più importante, l’espansione e la valorizzazione del marchio permette ai club di aumentare la loro visibilità, attrarre nuovi tifosi e incrementare gli introiti; per una società diversificare i ricavi significa essere nel futuro. Usa e Asia sono preziosissimi in questo senso. Per la “Vecchia Signora” “Pinturicchio” rappresenterebbe una risorsa importantissima, un valore aggiunto: vista la sua grande popolarità in Usa e Australia permetterebbe alla Juventus di farsi conoscere ulteriormente nel mercato americano che il club ritiene strategico al pari di quello asiatico. Alex darebbe un contributo importantissimo anche alle scuole calcio che la Juventus possiede in Nord America – Florida e New York – e Australia – Victoria – perché, essendo una leggenda bianconera avrebbe l’opportunità di trasmettere alle nuove generazioni i valori juventini: umiltà, spirito di sacrificio, determinazione e ambizione. Il suo ritorno consentirebbe alla Juventus di costruirsi in casa – nel corso degli anni – il nuovo Boniperti. Anche Alex, - che non ha mai escluso la possibilità di tornare alla Juve – come il “Presidentissimo” incarna perfettamente il DNA Juve: ha competenza calcistica, eleganza e classe; oltre alla naturale predisposizione a guidare la Società quando Andrea Agnelli lascerà. Ecco perché deve tornare.