Guardo la Juve e mi accorgo sempre più di una cosa: non sempre le sue partite durano 90 minuti. Sembra una cavolata ma non lo è: l'atteggiamento dei bianconeri mi lascia pensare che in campo non si pensi sempre ai 90 minuti.

Mi spiego meglio. E per farlo non parto da questa stagione, ma dalla scorsa.
Analizzo le partite e osservo una cosa: nei match importanti, se non va in vantaggio nella prima mezz'ora va in difficoltà.
Champions dello scorso anno: le partite con BarcellonaMonaco su tutte sono l'emblema di questa "strana coincidenza" (vittorie con gol nei primi 20 min) e poi l'apoteosi in finale con il Real Madrid. Prima mezz'ora giocata bene, che non si è conclusa con un vantaggio dei bianconeri e poi l'immancabile crollo.

Quest'anno la storia si ripete con il Barcellona al Camp Nou, stesse dinamiche: bene nella prima mezz'ora e poi il crollo.
Con squadre meno blasonate è andata in difficoltà, seguendo la stessa metrica, ma il risultato è stato positivo e questo ha nascosto le difficoltà (mi vengono in mente Sporting e Olympiacos).

Perciò cosa deduco? Se davanti alla Juve si trovano squadre mediocri, in qualche modo il risultato lo riesce a portare a casa, ma nel momento in cui l'avversario è più tosto, un mancato vantaggio nella prima mezz'ora, comporta problematiche forse caratteriali (vedi Sampdoria, che nemmeno è una grande).
Cosa succederà con il Napoli? Aspettiamo la prima mezz'ora e la dinamica la potremmo conoscere già, anche se le partite durano 90 minuti.