Ci risiamo. Sono tornati Ronaldo e Iuliano e con loro annesso il solito "calciopoli" male del calcio italiano e causa scatenante del tifo "antijuventino". Per quei pochissimi che sono qui ma non lo sanno, ieri in un'intervista l'arbitro di quel famoso Juve-Inter del 26 aprile di 20 anni fa ha detto che quello su Ronaldo non era fallo di Iuliano, bensì del nerazzurro. Apriti cielo! Ma la cosa sorprendente (come se parlarne ancora dopo vent'anni non fosse abbastanza) è stata l'avventurosa affermazione dell'arbitro, evidentemente in vena di polemiche: "il VAR avrebbe confermato la mia scelta!". Un'affermazione quantomeno improbabile. 

In tutto questo marasma, Alex Del Piero ha detto una cosa giusta: "Calciopoli è coinciso con la nascita del divario tra le italiane e le spagnole, inglesi, tedesche, ecc". Finalmente! Il campione juventino ha poi aggiunto: "I calciatori hanno cominciato a preferire le mete straniere", le parole sono state proferite il 24 novembre 2017 e le potete trovare tranquillamente riportate su tutte le testate. Quello che ha detto Del Piero ha un fondo di verità, ma non è per me l'unica motivazione, ci sono una serie di concause. Penso che Calciopoli sia stata sì la rovina del calcio italiano, ma che comunque dopo il 2006 ci sono state le Champions vinte da Milan e Inter. Più che altro penso che, mentre gli altri campionati avevano messo a punto delle politiche pronte a dare i propri frutti ( si vedano la Spagna o la Germania) l'Italia arrivava in questo momento topico del calcio non solo senza politiche correttamente applicate ma con uno scandalo di grosse proporzioni alle spalle. Chi dice che il calcio sia lo specchio della società in questo caso non sbaglia.

Ma allora se Calciopoli è l'origine di tutti i mali perchè non ripartire? Perchè non rifondare? Perchè abbiamo dovuto commissariare la FIGC dopo anni di brutte figure a livello internazionale? Perchè, anche a livello di opinione pubblica non ci lasciamo alle spalle questo passato torbido e proviamo a rifondare? Beh forse perchè il tifo italiano non è pronto. Non è una questione di epoche, è una questione tutta italiana. Churchill aveva ragione, perdiamo le guerre come partite e le partite come le guerre e così se perdiamo è colpa dell'arbitro, del sistema corrotto, degli inciuci, degli affari sottobanco tra gli altri club ma mai colpa nostra. Il vero danno che ci ha fatto Calciopoli è stato inculcarci -ammesso che ne avessimo bisogno- la cultura del sospetto. E allora buona fortuna al calcio italiano, che poi è un po' come dire buona fortuna, Italia.