Una volta era la Nazionale a riunire sotto il tricolore le fedi calcistiche divise in fazioni campanilistiche. La Nazionale ci faceva superare gli inevitabili pregiudizi che la fede calcistica per la squadra del cuore alimentava invece durante il Campionato di calcio.

Quando scendeva in campo la Nazionale, specialmente quella che partecipava a Mondiali ed Europei, l'intera nazione si posizionava davanti alla TV e la prova sta nei record di telespettatori che le partite dell'Italia ancora vanta a distanza di anni.

Ebbene abbiamo assistito ieri ad un fenomeno senza precedenti; sarà stata la infinita serie di eliminazioni che i nostri club hanno patito dalle squadre spagnole, sarà stata la spocchia con cui le stesse e i loro media hanno per anni guardato l'italcalcio, sarà stata la manifesta incapacità delle nostre squadre di sovvertire i pronostici che le indicavano sfavorite nei confronti degli avversari iberici, fatto è che ieri il trionfo romanista è stato vissuto come una vittoria di tutti i tifosi d'Italia.

Personalmente abbiamo gioito ad ogni gol giallorosso che rendeva sempre più plausibile l'impresa, con lo stesso trasporto di quando gioca la nostra amata Nazionale. Alla fine della partita eravamo uniti nella felicità come avesse superato il turno (udite udite) la nostra squadra del cuore. Incredibile!!!

E' vero che i giallorossi sono stati trascinanti nell'animus pugnandi proposto, altrettanto vero è che la magia dello stadio Olimpico quando esaurito e ribollente di tifo e di entusiasmo ha pochi uguali al mondo. Cosi come è vero che da tempo immemorabile i nostri club non riuscivano a concretare rimonte sensazionali come quella avvenuta ieri. Tutto ciò sommato insieme ha prodotto questa eccezionale simbiosi in cui tifosi di Juventus, Inter, Milan eccetera eccetera per una volta, si sono vestiti di giallorosso, gioendo autenticamente delle fortune della squadra capitolina.

Certo non illudiamoci che questa occasionale ritrovata unità nazionale sia propedeutica di un radicale cambiamento dell'atteggiamento dei tifosi nei nostri stadi, dove purtroppo maleducazione e violenza contunueranno a farla da padroni, finchè non matureranno tutte le condizioni necessarie a migliorare la educazione civica dei tifosi.

La prima di queste condizioni si è però già manifestata: credetemi non è poco.