Facciamo una doverosa premessa, le colpe di questo clamoroso fallimento sono totalmente dell'allenatore e di chi lo ha messo, perché siamo usciti con una nazionale decisamente inferiore a questo.
Tutto ciò non toglie che sono 15 anni che il nostro sistema calcio ha grossi problemi, soprattutto nell'avere giocatori di un certo livello e a mio avviso, si tratta di qualcosa decisamente più "radicato", del banale "ci sono troppi stranieri in Serie A" che è solo una conseguenza e non di per se troppo grave, (anche negli altri campionati ci sono molti stranieri) dei problemi che abbiamo a livello strutturale.

Innanzitutto il problema principale è l'incapacità e l'utilizzo di un modello antiquato, della maggior parte dei istruttori che insegnano le basi calcistiche ai ragazzi.
Vorrei prendere ad esempio una parte di intervista che rilasciò qualche tempo fa il neo attaccante della Roma, Patrick Schick: "Quello che mi ha sorpreso del campionato italiano è la tattica, in Repubblica Ceca ci allenavamo sulla tattica un'ora alla settimana, in Italia due ore al giorno".
Di per sé quest'intervista non dice nulla di strano, d'altronde si sa che la Serie A è un campionato molto tattico, il problema è che questa tipologia di allenamenti viene improntata già da bambini, creando grossi danni, perché il focus principale fino a 14-15 anni deve essere il fondamentale tecnico cosa che sta venendo evidentemente a mancare.
Un esempio importante è stata la finale del campionato U15 italiano, partita bruttissima, con i ragazzi della Juventus e dell'Inter che commettevano errori tecnici clamorosi oltre vedere una circolazione di palla estremamente lenta e tanti, troppi falli, l'esempio perfetto di quello che non va nell' "educazione" calcistica dei nostri giovani.

Inoltre i problemi non sono finiti qui, è una cosa risaputa che moltissimi genitori, pagano e non poco, per far giocare i loro figli titolari nelle selezioni giovanile anche di squadre di Serie A, a discapito di gente talentuosa che è costretta ad abbandonare o comunque di girare per diverse squadre rischiando così di rovinarsi e questi casi non sono pochi, anzi.

Inoltre tornando al punto "ci sono troppi stranieri in Serie A", il perché è molto semplice da capire, per acquistare un calciatore in Italia bisogna dare garanzie/fideiussione altrimenti non è possibile acquistare giocatori, mentre per comprare giocatori da fuori questo vincolo non sussiste, inoltre proprio per mancanza di competenza e per corruzione, come scritto sopra, è più difficile produrre giocatori di buon livello e quindi quando escono vengono sovrastimati, portando le società per l'appunto a investire all'estero.

Non c'è nulla che non si può superare, con un cambio di mentalità, investimenti nella preparazione di istruttori adeguati (sia da parte della federazione che delle società professionistiche) e con maggior meritocrazia si può tornare a rigiocarci una coppa del mondo, ma in questo paese è possibile sperare in questo cambiamento?