Ho letto con un certo interesse l’articolo pubblicato dal Dott. Stefano Agresti nella giornata di ieri in cui, facendo eco ad un altro articolo pubblicato nell’immediato post gara di martedì, in sostanza si affermava quanto segue: la Juventus sta giocando male e, se continuerà su questa linea, avrà seri problemi a proseguire il cammino in Champions. Chiosando alla fine che, proprio chi ha veramente a cuore la Juventus, dovrebbe sottoscrivere quanto affermato e non accusare di essere anti-juventino chi lo mette in risalto. Il mio parere sulla Juventus di Allegri a Siviglia e in generale di questo inizio stagione l’ho già espresso in un pezzo nella giornata di mercoledì: la squadra, pur giocando un secondo tempo non buonissimo, ha vinto una partita importante, in una situazione di emergenza, dimostrando di essere squadra di calcio vera, camaleontica nel saper cambiare ruoli e sistema di gioco in caso di emergenze e coesa a livello difensivo. Bel gioco ? innanzitutto chiariamo: nel calcio le fasi di gioco sono da sempre due e una squadra va giudicata nel complesso; secondo me giocare bene vuole anche dire fare una fase difensiva pulita, senza concedere agli avversari tiri in porta. Fase di costruzione ? ampiamente migliorabile, ma sento molti giornalisti sia su questa piattaforma che su altre (ad esempio De Grandis su Sky) che lamentano il giocar male della Juventus senza menzionare minimamente alcuni fattori a mio avviso fondamentali. 1)Storicamente le squadre di Allegri in questo periodo faticano a ingranare; ricordo ai più smemorati che, anche il primo anno della sua gestione, quello del sogno sfiorato di Berlino, in questo periodo le prestazioni latitavano, soprattutto in Champions: perdemmo due partite di fila contro Olympiakos e Atletico Madrid, fummo a un passo dall’eliminazione in casa contro i greci, andammo a giocarci la partita della vita in Svezia e poi sappiamo tutti come proseguì dal passaggio del turno in poi. L’anno scorso forse lo ricordiamo meglio perché ne pagammo a caro prezzo le spese, più in campionato che in Champions, con sconfitte pesanti, culminate con la “tragedia” modenese, dopo la quale partì la rimonta. Questo per dire che ha ragione Allegri ad affermare che è meglio essere appannati nelle prestazioni ora, aggrappandosi ad un pragmatismo nei risultati, piuttosto che a Marzo, quando si decidono tutte le competizioni. 2)La Juventus, tra le sue concorrenti italiane ed europee, è la squadra che più di tutte ha cambiato interpreti nell’undici titolare da Berlino ad oggi: basti pensare che dopo la finale persa contro il Barcellona, nell’undici base è praticamente rimasto solo il blocco italiano, tutto il resto è cambiato con giocatori, fortissimi certamente, ma che, in particolare quelli arrivati nell’ultima sessione, necessitano di un fisiologico periodo di ambientamento. Il provare e riprovare azioni e soluzioni offensive in allenamento agevolerà il processo di integrazione dei nuovi e consentirà al mister di disegnare un assetto tattico idoneo alle caratteristiche dei calciatori a disposizione. Questo fino ad ora non è stato possibile per un motivo a mio avviso lampante ma che, se non erro, nessuno di chi muove le critiche ha segnalato: il non avere quasi mai settimane libere, stante i turni infrasettimanali di campionato e Champions, non consente all’allenatore di sperimentare più di tanto e, conseguentemente, si cerca di far affidamento sulle certezze tattiche già incamerate, aiutando il più possibile i nuovi; i quali comunque mi pare abbiano già dato, in un modo o nell’altro, un buon contributo. Inoltre l’esodo delle nazionali rallenta giocoforza ulteriormente questo processo di assimilazione di dettami tattici nuovi; come sottolineato giustamente dal mister, quasi mai fino ad ora la squadra ha potuto allenarsi per una settimana piena senza l’assillo di dover preparare partite. Aggiungo che, dalla prossima estate, saranno necessari mercati più conservativi: innesti mirati a ringiovanire/migliorare certe posizioni ma senza vendere i pezzi da novanta. Solo così ci si metterà definitivamente al passo degli altri sodalizi con cui vogliamo battagliare in campo europeo. 3)Come spesso accade, il mister ha dovuto convivere con un parco infortunati veramente esoso, soprattutto nell’ultima partita in cui mancavano ben cinque effettivi ed è stata messa in campo una formazione d’emergenza. Perché quasi nessuno scrive che, nonostante un modulo e interpreti nei ruoli (Alex Sandro attaccante) abbiamo comunque centrato la qualificazione contro un avversario di tutto rispetto ? perché nessuno ha il coraggio di affermare che il Siviglia è squadra di valor, terza in Liga e che ha messo in serie difficoltà anche una corazzata contro il Barcellona al Ramon Sanchez. Tutto questo per dire che se affermassi di essermi sempre divertito a vedere giocare la Juve in questo inizio stagione, mentirei clamorosamente. Però, al momento, dobbiamo prenderci tutti i risultati positivi ottenuti (nessuno in Europa è primo sia nel campionato nazionale che in Champions) e, per quel che concerne i tifosi, sostenere la squadra; consci, come ho già avuto modo di scrivere, che più i nuovi si integreranno, più le cose non potranno che migliorare. Credo che Allegri abbia dimostrato di non essere un allenatore scarso, ridisegnando tatticamente una Juventus già stratosferica (quella del primo anno della sua gestione) e portandoci, la squadra e lui, la scorsa stagione ad una rimonta insperata e ad un’uscita dalla Champions con molti rimpianti. E’ sacrosanto aspettarsi durante la stagione una fase di costruzione migliore ma il mio consiglio è di non lasciarsi andare in giudizi troppo trancianti in questo momento, in molti potrebbero trovarsi a fare il “mea culpa” più avanti.