Alejandro Percia, noto speaker argentino, può essere considerato tra i più esperti di calcio italiano in Sudamerica. Ogni giorno, infatti, lo speaker interviene su Pop Radio, l'emittente sportiva più ascoltata dell'America Latina, in quanto esperto di Serie A. Direttamente dagli uffici radiofonici, Percia ha tenuto un'intervista esclusiva ai microfoni di "Vivo per Lei". Queste le sue parole riguardo l'Inter ed il calcio italiano... [Intervista di Andrea Pontone] Alejandro, come giudichi l'avvio di campionato dei nerazzurri? Cosa c'è dietro alla disfatta di Bergamo? L'inizio stagionale dell'Inter ha davvero del preoccupante. Contro l'Atalanta, ad esempio, non siamo proprio scesi in campo. Da diversi anni c'è un incredibile via vai di allenatori, ma ciò che deve cambiare veramente è la mentalità della squadra. Credo che de Boer abbia delle buone intenzioni, ma non riesce a dare un'identità di gioco alla sua Inter, che manca a livello di carattere e personalità. Il match casalingo con il Torino può essere già cruciale per il futuro di de Boer? In caso di esonero dell'olandese, quale può essere un'alternativa valida? Sicuramente la gara interna contro i granata sarà fondamentale per l'Inter e per de Boer. Ma se la squadra deve giocare ogni volta con l'ansia di un esonero che tutte le settimane sembra imminente, tanto vale che la società prenda sin da subito una decisione: o si rinnova la stima a de Boer a lungo termine, oppure si esonera l'olandese e si pensa ad altro. Nel caso in cui si verificasse la seconda ipotesi, vedrei bene Marcelo Bielsa, oppure il sogno della tifoseria nerazzurra, ovvero Diego Simeone. Gabigol non gioca da un mese: come si spiega la sua clamorosa esclusione? Sin da subito ci si aspettava molto da lui. La troppa pressione mediatica potrebbe schiacciarlo. De Boer forse dovrebbe dargli più opportunità. In generale, comunque, l'attacco è il miglior reparto dell'Inter, va solo saputo sfruttare nel migliore dei modi. Come viene vista in Argentina l'esclusione di Mauro Icardi dalla Nazionale? Qual è il tuo parere a riguardo? Icardi è indubbiamente un buon giocatore, ma, almeno per ora, non è del tutto essenziale per la Nazionale argentina. Il numero 9 nerazzurro ha ancora molta strada da fare. Dovrebbe imparare dai grandi centravanti, perché Icardi può arrivare davvero a grandi livelli. Umanamente parlando, dovrebbe prendere come esempio Javier Zanetti, un vero capitano. Figura da cui Icardi è ancora molto lontano... A cosa può puntare quest'Inter? E' giusto parlare di obiettivi o ancora troppo presto? In generale, come vedi la Serie A 2016/17? Sarebbe ancora azzardato porsi degli obiettivi. In Italia ci sono delle ottime squadre, la Juve su tutte. Dopo i bianconeri, ci sono Roma, Napoli e Milan. La Fiorentina si sta riprendendo e potrebbe sorprendere. Occhio anche a Torino e Sassuolo... Quanto all'Inter, bisogna assolutamente tornare a vincere. E, soprattutto, a scendere in campo con gli attributi. Ed ora, parliamo di mercato: quali sono i rinforzi che proveresti a prendere se tu fossi nei panni della dirigenza? Innanzitutto comincerei da chi bisogna cedere: gente come Ranocchia e Felipe Melo non è assolutamente da Inter. Serve un difensore centrale decente che rimpiazzi Ranocchia, ed un centrocampista che sostituisca Melo. Mi piacerebbe, inoltre, vedere in nerazzurro Lucas Alario, in Argentina tutti hanno una grande stima per lui. Il mio sogno (forse anche proibito) è quello di vedere all'Inter uno tra Payet e Verratti. A livello di ossatura, l'Inter è un'ottima squadra, ma, come già detto, deve cambiare mentalità. Andrea Pontone Twitter: @_AndreaPontone