“Non bisogna dormire sugli allori per lungo tempo: le foglie si seccano e si riposa male su di un letto di foglie secche e dure”, se Massimo Moratti avesse letto questo antico proverbio cinese, molto probabilmente l’Inter post Triplete sarebbe riuscita a mantenersi al top in Italia e in Europa; tuttavia, un’esagerata riconoscenza verso i propri giocatori e una cattiva pianificazione hanno portato ad un intenso ridimensionamento degli obiettivi della squadra nerazzurra.

Al giorno d’oggi invece, conclusasi senza troppi rimpianti l’era dell’indonesiano Thohir, i tifosi interisti sono convinti di poter tornare presto a vincere: il magnate Zhang Jindong, infatti, ha promesso di riportare il club ai fasti di un tempo.

Qual è la reale potenza economica dell’impero Suning?
Suning Commerce Group, società ad azionariato diffuso (in parole povere, costituita da una lunga serie di azionisti) di cui Zhang Jindong è presidente, opera nel settore degli elettrodomestici e dal dicembre 2015 ha cominciato a investire nello sport: in primis in patria acquistando lo Jiangsu Suning Football Club, poi, nel giugno 2016, rilevando la maggioranza delle quote dell’Inter. Il fatturato di ben 67,82 miliardi di dollari registrato dalla società nel 2017 dovrebbe essere ampiamente sufficiente per soddisfare le richieste del nuovo allenatore Luciano Spalletti.

Nel suo primo anno Italia, la nuova proprietà cinese si è occupata principalmente della ristrutturazione societaria (vedi Sabatini e Spalletti) e dello sviluppo delle strutture non solo della prima squadra, ma anche di quel settore giovanile che tante soddisfazioni ha dato nel corso della stagione passata: l’Inter, infatti, si dice pronta ad aumentare il già previsto budget di dieci milioni di euro per le sue giovani promesse, una cosa mai successa in Italia e che rende quello nerazzurro uno dei settori giovanili più all’avanguardia d’Europa.
A causa di una serie di investimenti sbagliati, i ricchi proprietari devono, altresì, fare i conti con le restrizioni imposte dalle regole del Fair Play finanziario: infatti, affinché la squadra possa essere rafforzata durante la sessione estiva del calciomercato, entro il 30 giugno deve essere aggiustato il bilancio con una trentina di milioni. 

Ivan Perisic, forse il miglior giocatore della rosa, ma allo stesso tempo uno dei più discontinui, sembra essere prossimo a preparare le valigie: il Manchester United del caro e vecchio Mourinho è molto interessato all’esterno croato, ma, forse perché consapevole delle necessità del club di Corso Vittorio Emanuele, l’offerta del tecnico portoghese non va oltre i famosi 30 milioni; per questo motivo, insoddisfatti dell’offerta ricevuta e consapevoli dell’apprezzamento di mister Spalletti nei confronti del giocatore, Sabatini ed Ausilio stanno varando altre possibilità: pare ormai concluso l’affare con il Siviglia che vedrà tornare Ever Banega nella squadra che solo un anno fa lo aveva lasciato partire a parametro zero.
Essendo comunque insufficienti i 9 milioni che entreranno nelle casse nerazzurre per il trequartista argentino, pare che Zhang Jindong stia per concludere un nuovo accordo di sponsorizzazione (ancora segreto il nome della società interessata) che risolverebbe la grana del bilancio senza privarsi di giocatori utili alla crescita della squadra: una mossa che darebbe ancor più credito alle abilità finanziare del patron cinese.

Che cos'ha chiesto Spalletti?
Sin dal suo arrivo alla Pinetina, il tecnico di Certaldo ha cercato innanzitutto di rendere la dialettica una delle sue armi migliori: fondamentale per lui è che l’intera rosa nerazzurra possa riacquistare spirito d’appartenenza e di sacrificio per i propri colori.
Tuttavia, si è pure parlato dell’aspetto tecnico e in quest’ultimi giorni Spalletti è uscito allo scoperto per il suo pupillo Borja Valero, giocatore dai piedi molto educati al quale affidare le chiavi del centrocampo e la rinascita nerazzurra; l’affare con la Fiorentina procede a gonfie vele e nei prossimi giorni lo spagnolo potrebbe già sbarcare a Milano per le visite mediche (senza dimenticare il giovane difensore doriano Skriniar per il quale le trattative sono ormai a buon punto).

Nonostante le ampie risorse del gruppo Suning, la società ha comunque necessità di vendere: nella lista dei partenti, oltre al già citato Perisic, dovrebbero esserci Medel, Andreolli (anche se il fatto che sia cresciuto nel vivaio potrebbe alla fine trattenerlo), Palacio e qualche altro giocatore non ancora rivelato.
Sicuramente, i diversi colpi che i cugini rossoneri hanno già messo a segno non saranno passati inosservati, ma è molto probabile che, una volta aggiustato il bilancio, i tifosi interisti possano cominciare a sognare grazie alle incredibili, e soprattutto sicure, risorse del proprio patron.

Una cosa è certa: il calcio milanese si sta risvegliando.

M.M