Dopo 18 partite consecutive (le 16 del campionato 2017/2018 seguono le ultime due del 2016/2017) l'Inter è caduta a San Siro per mano dell'Udinese. Prima o poi doveva succedere, vero, eppure i nerazzurri speravano di superare indenni anche la sfida coi friulani per preparsi meglio ai prossimi 30 giorni che vedranno gli uomini di Spalletti opporsi a Sassuolo, Milan (in Coppa Italia), LazioFiorentina e Roma.

Una sconfitta dopo 6 mesi ci può stare, nessuno ad Appiano Gentile fa drammi, ma i tifosi più pessimisti serpeggiano le prime paure e perplessità che squadra possa fare una grande stagione. I precedenti, purtroppo, non confortano il tifoso medio interista: due anni fa, di questi tempi, si ruppe il rapporto tra Mancini e lo spogliatoio, a causa di una sostituzione di troppo che fece arrabbiare Jovetic dopo la ormai classica sfida pre-natalizia tra Inter e Lazio. Da quel momento, i nerazzurri che si presentavano a quella sfida leader  con 4 punti sulla seconda, persero la trebisonda finendo poi quarti (risultato che accontenterebbe la dirigenza quest'anno) con distacchi tremendi da Roma, Napoli e Juventus. In più, l'Inter in quel periodo non vinse praticamente per 40 giorni, perdendo (oltre che con la Lazio) con Sassuolo e Milan e pareggiando con Carpi e Atalanta. 

L'anno scorso, proprio a dicembre, l'Inter di Pioli invece cominciò un filotto di 7 vittorie di fila, prima del crollo a cavallo tra febbraio e marzo, con addio definitivo ai sogni di gloria nell'ormai famoso pareggio a Torino.

E' per questo che, mai come adesso si vedrà l'Inter di che pasta è fatta: la squadra spesso è stata vittima delle circostante, non abbastanza forte da reagire alle avversità; certamente Spalletti ha l'esperienza necessaria per dare far sì che quella di sabato sia catalogata come giornata storta, ha già risollevato la Roma e ha carattere da vendere. Intanto, però, ha già lanciato un SOS, la rosa è corta e ha bisogno di essere puntellata, specialmente in attacco visto che le frecce nell'arco del tecnico di Certaldo sembrano essere oggettivamente poche persino per gestire la sola Coppa Italia insieme al Campionato. Nel frattempo però, c'è da fare di necessità virtù e Spalletti dovrà chiedere uno sforzo extra ai suoi "titolarissimi" perché l'Inter non può più permettersi un'altra stagione lontana dalla Champions League.