In casa Inter c'è grande delusione per la prima sconfitta stagionale arrivata ieri contro l'Udinese per 3-1, che ha fatto anche perdere il primato ai nerazzurri che adesso sono terzi, sempre a 40 punti a due lunghezze dal Napoli, che ha vinto contro il Torino e con un punto di distacco dalla Juventus che, invece, quest'oggi ha vinto contro il Bologna allo stadio Dall'Ara. 

Quella di ieri è stata la prima sconfitta stagionale della squadra nerazzurra in diciassette partite ma, nonostante ciò, non sono mancate le critiche alla squadra, cercando il capro espiatorio a cui additare la sconfitta. C'è chi se l'è presa con Davide Santon, protagonista in negativo nei primi due gol dell'Udinese, chi con Marcelo Brozovic, reo di essere sempre un giocatore discontinuo, e chi con Luciano Spalletti, reo di non esser riuscito a tenere alta l'attenzione nell'intervallo.

E il lavoro duro per il tecnico di Certaldo arriva proprio adesso visto che starà a lui riuscire ad allontanare i fantasmi del passato. Gli anni scorsi, infatti, l'Inter dopo una serie di risultati positivi crollava al primo stop, inanellando in seguito una serie infinita di risultati negativi. Spalletti, dunque, prima che lavorare sulla tattica, dovrà lavorare molto sulla testa dei suoi giocatori per far ben intendere che uno stop dopo diciassette giornate può anche starci ma non saranno ammessi altri passi falsi.