Povero Montolivo, poveri milanisti. Perdono un centrocampista e malgrado questo sfilate e caroselli puntualmente divulgate dai social. A volte ci si dimentica dell'uomo dietro al calciatore, la spietatezza del gioco del calcio rende insensibili anche noi che calciatori non siamo. E vabbè, che vuoi farci. C'è chi parla di ''Stile Italia'' in questo caso, addosandoci la palma dei criticoni e degli eterni scontenti, ma non direi che siamo soli, basti pensare all'Inghilterra che sta maltrattando Pogba o alla Spagna sponda castigliana e catalana. Ma veniamo all'ultimo: Milik infortunato. Scherzo del destino penseranno molti, io stesso l'ho fatto; quando ormai non esiste più maglietta azzurra di Higuain che non sia stata ridotta in cenere, il suo sostituto si becca un grave infortunio che lo vedrà lontano dal campo per un bel pezzo di stagione. E' facile riderci su, penserete che Napoli lo merita dopo tutta l'ondata di proteste infinite e seccanti che hanno visto Higuain finire alla Juve. Personalmente sono dispiaciuto per due motivi: uno perché quando un giocatore attraversa un così bel momento di forma (in un nuovo campionato) è terribile vedersi stroncare questo tutto d'un tratto; secondo perché anche la Serie A ne perde, in termini di spettacolo, goal segnati, e via dicendo. Ma in fin dei conti cosa importa? Sfottere è il compito principe del tifoso ormai, uno parla di triplete, l'altro di 7 champions, l'altro ancora di scudetti. Cade un giocatore (Montolivo) e si festeggia, ne cade un altro (Milik) e ci si accanisce contro i napoletani. Ok. Per quanto l'etica sportiva si sia trasformata in un'alcova di bricconcelli e senza cervello, auguro da juventino sfegatato il meglio per Arkadiusz e Riccardo, che si riprendano e tornino più forti di prima. Questo campionato fa già pena per qualità di gioco, si cerchi di migliorare quanto meno la portata morale dei suoi tifosi. Si, lo so che non accadrà.