Il dirigente spagnolo si è creato una reputazione grazie al grande lavoro fatto a Siviglia. Tre Europa League consecutive e plusvalenze su tutti i giocatori della rosa: Sergio Ramos, Capel, Navas,Dani Alves, Negredo, Fabiano e Fazio su tutti, hanno fatto di lui un ottimo dirigente sportivo.
Comprati per pochi euro e rivenduti a prezzi enormi.

Insomma un’ottimo uomo mercato, che ha osservatori in tutto il mondo e che costruisce squadre con poco.
La Roma ci pensa e lo convince a guidare le finanze e il team giallorosso nell’Aprile del 2017. Sfortunatamente Monchi si ritrovava in una situazione diversa da quello che si era pronosticato.

In estate, dopo il ritiro al calcio giocato di Totti, il capitano,il dirigente spagnolo ha dovuto operare in un ambiente poco familiare e con un budget ridottissimo.
A guidare la panchina della Roma viene chiamato Di Francesco e con lui arrivano diversi colpi di mercato che fanno ben sperare in un campionato da protagonisti. Defrel, Schick (dopo Batistuta è il colpo più oneroso dei giallorossi),Karsdorp, Under,Pellegrini , Gonalons, Rui, H. Moreno e il gran colpo di mercato Kolarov. Spesi in totale 94 mln di euro. Ma il mercato è stato autofinanziato da dolorose cessioni quali: Rudiger al Chelsea, Salah al Liverpool e Paredes allo Zenit su tutti che hanno fatto entrare nelle casse romane 114 mln circa.
Saldo societario in attivo di + 20 mln, e monte ingaggi abbassato del 5%.
Obiettivi centrati, rosa competitiva e solidità societaria. Il campo dà un verdetto inaspettato. Di Francesco ci mette più tempo a insegnare la sua filosofia di gioco e la squadra inizia ad ingranare da novembre. Passa il turno in Champions ma in coppa Italia, la squadra capitolina, esce in casa contro il Torino agli ottavi.

Solo Kolarov, il migliore della rosa fino ad oggi, e Pellegrini  sono riusciti a trovare continuità di gioco e buone prestazioni. I nuovi acquisti non convincono. Karsdorp operato dopo due settimane dal suo arrivo nella capitale non ha mai calpestato il campo, Schick, lasciato alle spalle il problema al cuore, nelle poche uscite non ha dimostrato ancora tutto il suo potenziale. Il francese Gonalos sta già pensando di cambiare, Rui , Moreno e Defrel non stanno convincendo. E così il mercato in entrata sembrerebbe fallimentare, quinto posto in classifica e un mercato in uscita sempre acceso.
Si perché dopo i festeggiamenti, non graditi della società Roma, di fine anno, Nainggolan è richiesto in Cina e Monchi sembrerebbe aver aperto varie porte all’oriente dichiarando: “E’ mio dovere ascoltare delle offerte, non dormiamo”. Dezko ed Emerson Palmieri piacciono al Chelesa di Antonio Conte che offre 55 mln, mentre Pellegrini con la clausola rescissoria da 25 mln fa gola alla Juventus.

Tanti nomi in uscita dal club giallorosso ma nessuno in entrata. Che Monchi sia arrivato per fare piazza pulita e ricostruire da zero?
Alla fine del mercato mancano ancora 11 giorni, stiamo comodi e godiamoci Inter- Roma, per alcuni potrebbe essere l’ultima partita in maglia giallorossa.

Grazie

ILPARLAFUS